Welfare

Ministeri a confronto su come «liberare» gli internati

Nuova riunione del tavolo tecnico Sanità-Giustizia sul tema degli ospedali psichiatrici giudiziari

di Gabriella Meroni

Si è riunito per la seconda volta il tavolo comune dei ministeri della giustizia e della sanità sul problema delle carceri. In particolare si discute come affidare alle Asl non solo la sanità penitenziaria ma anche quella psichiatrica, e di poter affidare alle strutture territoriali coloro che vengono dimessi dagli Ospedali psichiatrici giudiziari.

Sono 1.322 gli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui 213 sarebbero in teoria dimissibili, ma nei loro confronti il magistrato di sorveglianza ha prorogato le misure di sicurezza per le difficoltà di «riallocare il soggetto sul territorio». Lo affermano i ministri della Giustizia Francesco Nitto Palma e della Salute Ferruccio Fazio che per la seconda volta in un mese si sono incontrati per fare il punto sul problema.
I due dicasteri intendono garantire, con un accordo tra Stato e Regioni da stipulare entro fine novembre, le visite specialistiche all’esterno degli istituti penitenziari; potenziare l’assistenza psichiatrica con sezioni e reparti in uno o piu’ istituti per ogni Regione, come già previsto dall’accordo Stato-Regioni del 13 ottobre scorso; creare un percorso congiunto tra Opg e dipartimenti di sanità mentale cosi’ da garantire, afferma Fazio, «un piano di trattamento diversificato paziente per paziente» sulla base dei dati aggiornati di coloro che sono effettivamente dimissibili.

Le nuove stime saranno disponibili in novembre e – garantiscono Palma e Fazio – il tavolo tecnico dei due ministeri tornerà a riunirsi il prossimo 14 dicembre. Il Guardasigilli ha spiegato che lo scopo del tavolo tecnico non è soltanto quello di «affidare alle Asl la sanità penitenziaria ma anche quella psichiatrica, e di attuare la riallocazione sul territorio dei soggetti che possono essere dimessi dagli Opg. Cio’ che è emerso sugli ospedali psichiatrici – aggiunge – è davvero drammatico». Il ministro Fazio ha sottolineato che è in atto uno stretto monitoraggio della situazione delle carceri da parte dei due ministeri.

I ministri hanno voluto esprimere gratitudine alla commissione del Senato presieduta da Ignazio Marino per il lavoro svolto e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha posto la questione su questo problema specifico. Intanto la regione Emilia Romagna denuncia nuovamente il sovraffollamento delle carceri. Nella relazione si sottolinea come il presidente della Regione Vasco Errani, già nel 2009 aveva scritto al ministro della Giustizia Angelino Alfano per chiedere un intervento urgente, in particolare per la tutela della salute dei carcerati, ma non è mai arrivata una risposta.

www.regioni.it

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.