Volontariato

MIM: Pezzotta: “La partecipazione impedisce la ghettizzazione”

Intervento di Savino Pezzotta al Meeting di loreto

di Giuseppe Lanzi

Loreto (AN) Sul tema, ?Quale politica italiana sulle migrazioni??, il presidente della fondazione Tarantelli ha risposto dando al dibattito un contributo sugli aspetti economici che le migrazioni generano.

Per Pezzotta, ?l?unico modo per rilanciare l?economia del paese è operare con equità?.?L?attuale governo di centro sinistra ha tale dovere verso i cittadini: operare per una politica di risanamento e di rigore?.

?Gli interventi nel campo della politica migratoria ? aggiunge Pezzotta- devono evidenziare le potenzialità e le risorse delle migrazioni. Non è possibile fare un discorso politico sociale ed economico all?interno della nostra società civile senza considerare le migrazioni come una risorsa di cui non si può fare a meno?.

Secondo l?ex segretario della CISL, le dissertazioni sulle metodologie di risanamento del paese sono importanti e necessarie, ma non devono accentrare l?intero dibattito: si deve comunicare la necessità di intervenire ed intervenire bene e con giustizia.

?Se voglio la mia pensione, domani, ho bisogno degli immigrati oggi?, questa la provocazione lanciata per sottolineare l?incidenza del numero di persone sullo sviluppo economico del paese; e la presenza degli immigrati incrementa tale numero. Sebbene infatti i lavoratori stranieri paghino i contributi per le loro pensioni, questi versamenti rendono oggi possibile il pagamento delle pensioni attuali ai cittadini italiani.

?Dobbiamo puntare ad una politica di responsabilismo, in cui il singolo è motivato a costruire il suo domani-ha affermato -. Oggi è il tempo per garantire il futuro. Sono i gesti che faccio io oggi che condizionano il domani.?

E? indubbio che le migrazioni e le conseguenti politiche che ne derivano hanno innescato un processo di cambiamento di cui spesso si ha paura: nostro compito è quello di fornire un?immagine positiva di tale cambiamento.

Il Meeting Internazionale sulle Migrazioni, in questo campo, ci dà un segnale forte: spesso si è sottolineata l?importanza del cambiamento e del rinnovamento. ?Gli Scalabriniani,-continua Pezzotta- sono da portare ad esempio per la capacità di rinnovare quotidianamente il loro carisma: riconoscere il segno dei tempi che rappresentano le migrazioni e agire di conseguenza. Due sono i passi da fare al momento: un processo di rinnovo della legislatura Bossi-Fini e la un?educazione alla flessibilità verso la soggettività dell?altro. All?interno della Bossi-Fini ci sono delle incongruenze che vanno eliminate attraverso degli atti amministrativi, senza dover aspettare un cambio della legislatura.?

Altro elemento su cui riflettere, secondo Pezzotta, sono i processi di stabilizzazione. Laddove i flussi migratori sono ridotti, non si assiste a fenomeni di reattività, ma, quando questi si incrementano, non basta solo regolarizzare i flussi, si deve intervenire sulla stabilizzazione. Tale fenomeno è riscontrabile soprattutto al nord dove si sta reagendo con dei fenomeni di ghettizzazione: ?dobbiamo cercare di capire quali sono gli elementi che impediscono l?integrazione?.

Per impedire tale ghettizzazione occorre attivare la partecipazione alla vita civile per gli immigrati e promuovere dei servizi di orientamento che formino delle figure specializzate (mediatori culturali).

?Cogliere le aperture che il governo ci propone e lavorare con associazioni, gruppi e movimenti per un cambiamento graduale?, questo l?obiettivo proposto dall?ex Segretario della CISL.

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