Formazione

MIM: No ad un welfare separato per immigrati

Lintervento di Anna Maria Dapporto, Assessore regionale Emilia Romagna al Meeting di Loreto

di Giuseppe Lanzi

Loreto (AN) La Quarta giornata del Meeting di Loreto ha ospitato il ?Tavolo delle Regioni?, un laboratorio di dibattito e confronto tra le Regioni sul tema del fenomeno immigrazione alla luce delle esperienze locali.

Moderata dal Vice Presidente della Provincia di Ancona, Giancarlo Sagramola, che ha evidenziato il ruolo nevralgico e propositivo delle Regioni nella produzione normativa nazionale sull?immigrazione, il primo intervento è stato quello dell?Assessore Regionale Anna Maria Dapporto della Regione Emilia Romagna.

L?Assessore ha riportato l?esperienza dell?Osservatorio Regionale dell?Emilia Romagna, che, coordinando i 9 Osservatori Provinciali, consente di leggere l?evoluzione del fenomeno migratorio sul territorio.

Particolarmente interessante il dato che emerge nelle recenti statistiche regionali del 2004, denominato per l?Emilia-Romagna ?l?anno del 20?. Nel 2004, infatti, la Regione ha registrato una costante del 20% sia per l?incidenza dei lavoratori stranieri sull?insieme delle nuove assunzioni, sia per la presenza di minori stranieri sulla popolazione complessiva immigrata, sia infine per i nuovi nati da due genitori non italiani.

?Le politiche per l?immigrazione ? ha affermato la Dott.ssa Dapporto ? sono il vero banco di prova per valutare la capacità di lavorare insieme tra istituzioni, attori sociali, volontariato. Abbiamo considerato fondamentale il ruolo della concertazione come strumento di confronto primario sia a livello istituzionale che sociale. Auspico che il metodo della concertazione riprenda con maggiore vigore anche a livello nazionale?.

Frutto di tale metodo nella Regione Emilia Romagna sono stati i vari Protocolli e la creazione del Centro Regionale sulle Discriminazioni e della Consulta Regionale per l?Integrazione sociale dei cittadini stranieri, organo a cui partecipano rappresentanti dei cittadini immigrati, soggetti istituzionali, parti sociali, privato sociale (Terzo settore).

Inoltre, accanto ad un Programma triennale per l?integrazione dei cittadini stranieri, la Regione Emilia-Romagna ha approvato annualmente un Programma regionale delle attività a favore degli immigrati, utilizzando specifiche risorse statali integrate da risorse regionali.

?Tuttavia, nell?ambito degli interventi programmati ? continua Dapporto ? abbiamo escluso la creazione di un sistema di welfare parallelo per gli stranieri. E? vero che si deve tenere conto delle diversità formali, culturali, formative espresse dagli immigrati, ma sarebbe sbagliato creare per loro un sistema di welfare separato ed esclusivo. Si tratta allora di mettere in campo delle azioni e degli interventi che consentano l?effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza e l?accesso paritario al sistema dei servizi sociali, scolastici e sanitari?.

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