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MIM: Le migrazioni fattore di co-sviluppo

Sintesi della relazione del Prof. Graziano Battistella del SIMI (Scalabrini International Migration Institute)

di Giuseppe Lanzi

Loreto (AN)Il Meeting di Loreto ha vissuto un?altra mattinata di interessante dibattito e confronto sulla tematica delle Migrazioni. In particolare, l?intervento di P. Graziano Battistella ha avuto ad oggetto ?le migrazioni nel mondo?, argomento di particolare attualità, considerato che il 14 ed il 15 settembre 2006 a New York presso il quartiere generale delle Nazioni Unite si terrà l?High-Level Dialogue on International Migration and Development, che si propone di discutere gli aspetti multidimensionali della migrazione internazionale al fine di individuare dei percorsi e dei mezzi appropriati per massimizzare i benefici dello sviluppo e per minimizzare i suoi impatti negativi.

P. Graziano Battistella ha offerto una ricca panoramica sulla situazione attuale a livello internazionale in ambito di fenomeni migratori. A partire da una mappatura dei flussi con la descrizione della loro distribuzione in ambito mondiale, ha descritto l?incidenza della presenza migratoria sui singoli contesti regionali, fornendo spunti sulle cause strutturali dell?emigrazione stessa alla luce dei dati più recenti. Il cuore dell?intervento del Professore del Simi (Scalabrini International Migration Institute) ha poi riguardato il rapporto tra le migrazioni e lo sviluppo e i possibili percorsi delle politiche internazionali.

Particolarmente interessante l?accento sulla questione delle migrazioni ?qualificate? (di migranti con alta formazione), che vede gli stati maggiormente sviluppati impegnati in una vera e propria competizione per l?accaparramento dei cervelli provenienti dai paesi in via di sviluppo ?competizione alla quale l?Italia non sembra interessata a partecipare?.

Una riflessione approfondita ha riguardato i lavoratori migranti e le singole politiche nazionali nonché la centralità dell?integrazione nel mercato del lavoro come condizione fondamentale dell?integrazione a livello sociale; con la conclusione che occorrerebbe riconoscere le qualifiche e riqualificare gli immigrati, disincentivando la ?ghettizzazione? degli stessi nel mercato del lavoro ?dequalificato?.

Ma questo è solo uno degli aspetti che rendono, per Battistella, il rapporto tra migrazione e sviluppo complesso e problematico e che evidenziano il contrasto tra la attuale ?gestione nazionale? del fenomeno migratorio e il ?carattere transnazionale? dello stesso, e che impongono la necessità di iniziative internazionali di cooperazione, finora arrestatesi a livello di consultativo.

?Bisognerebbe considerare le migrazioni come un fattore di co-sviluppo ? ha concluso il Professore-, basando le politiche sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone e rafforzando la collaborazione internazionale, a cominciare dal livello regionale?.

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