Formazione

MIM Le leggi europee sull’immigrazione

Sintesi del dibattito al Meeting Internazionale sulle Migrazioni di Loreto

di Francesco Lugari

Loreto (AN) Ultima giornata di lavori a Loreto al Meeting Internazionale sulle Migrazioni. Giornata dedicata alle politiche europee con particolare attenzione ai casi tedesco e spagnolo. Alla relazione del Prof. Arango dell’Università di Madrid è seguito un dibattito che ha coinvolto gli altri esperti presenti in sala tra i quali Laura Zanfrini e Giovanni Giulio Valtolina dell? Università Cattolica e Ismu di Milano, Marco Demarie e Stefano Molina della fondazione Gianni Agnelli, Steffen Angenendt, Istituto Affari Internazionali Tedesco. Laura Zanfrini, Università Cattolica e Ismu di Milano: ?La Spagna ha un sistema di regolarizzazione degli immigrati differente dal nostro, è un meccanismo su base individuale che premia la stabilità del lavoro e della famiglia. Questo dovrebbe avere come conseguenza una diminuzione della necessità di regolamentazioni di massa. La questione che vorrei porre è come mai, allora, in Spagna avvengono comunque le sanatorie. Il dibattito è sempre impostato come se il problema della regolamentazione dell?immigrazione si risolva all?ingresso. Si rischia di trascurare il problema dell?inserimento e della mobilità nel mercato del lavoro? Giovanni Giulio Valtolina, Università Cattolica e Ismu di Milano ?Vorrei che il prof. Joaquin Arango desse delle indicazioni, in base all?esperienza spagnola, sul tema del ricongiungimento famigliare. La legge italiana, varata dal centrodestra, è molto restrittiva e con carichi burocratici molto pesanti per coloro che vogliono fare domanda di ricongiungimento famigliare, la conseguenza spesso è una sofferenza personale per queste persone. Stefano Molina della fondazione Gianni Agnelli: ?Abbiamo visto oggi tre esempi diversi di come viene gestita l?illegalità. In Germania essa viene ignorata. Agli immigrati irregolari viene negato l?accesso al sistema sanitario. Si assiste ad una causalità per gli immigrati irregolari. In Italia, invece, l?immigrato irregolare può usufruire dell?assistenza sanitaria e dell?istruzione gratuita per i figli. Tutto questo ovviamente ha un costo. Nel caso spagnolo viene offerta all?immigrato un contratto, sta alla volontà del singolo accettarlo o meno. Steffen Angenendt, Istituto Affari Internazionali Tedesco ?Sia in Italia che in Spagna ci sono state due grandi regolarizzazioni vorrei chiedere in che modo diferiscono tra di loro. In particolare dal relatore spagnolo vorrei sapere in che modo si farà la valutazione finale, se sarà fatta dallo stesso ministero come avviene in Germania o da un ente esterno.? Marco Demarie, Fondazione Agnelli ?Nel dibattito di oggi abbiamo sempre dato alla legge un valore performativo, con il quale non concordo appieno. Dobbiamo, infatti, considerare il valore e al predominanza che, spesso, hanno le pratiche sociali. Chiedo inoltre al prof. Arango se ci sono delle differenze di integrazione fra i gli immigrati che provengono da una cultura ispanica e chi proviene dalla cultura nordafricana o dai Balcani. La scelta di analisi di due casi come la Spagna e la Germania ci porta di fronte a due stati organizzati, anche se diversamente, in modo federale, in proposito vorrei sapere che ruolo hanno le comunità politiche intermedie nelle politiche migratorie e perché assumono quel ruolo. In ultima istanza vorrei in parte rispondere alla domanda del prof. Angenendt sulle differenze tra la regolarizzazione spagnola e quella italiana. In Italia c?è stata un?ampia regolarizzazione senza una crescita occupazionale, possiamo presumere che la crescita ci sia stata ma nel settore invisibile.? Joaquin Arango, Universidad Complutense ?Sulle regolarizzazioni di massa in Spagna, sottolineo che le regolarizzazioni hanno funzionato negli anni ?90, perché le quote sono state utilizzate realisticamente dai lavoratori. Per quanto riguarda l?operato del governo popolare in seguito, questo non ha accettato molte regolarizzazioni successive. La legge, infatti, consente agli immigrati di presentare domanda, ma non obbliga il Governo a concedere la regolarizzazione. La mia opinione è che il tema è molto complesso e include alcune caratteristiche strutturali del mercato del lavoro, come la sua dinamicità, il suo costante cambiamento. Sulla riunificazione familiare credo che il dibattito sia più vivace in Italia che in Spagna. La legge si esprime in favore della riunificazione che è considerato uno strumento di integrazione. Il confine tra immigrati legali e illegali ha una distinzione meno rigida in Spagna. Tutti, sottolineo tutti, hanno diritto all?assistenza sanitaria e devono iscriversi all?anagrafe municipale, ma l?iscrizione all?anagrafe non è tassativa per ricevere l?assistenza sanitari. Credo che in Spagna gli immigrati irregolari abbiano maggiori diritti nel pubblico piuttosto che nel privato. È molto più facile, infatti, per un datore di lavoro sfruttare un immigrato irregolare che uno regolare. Sulla possibilità di un?integrazione migliore per gli immigrati ispanici piuttosto che nordafricani o balcanici non posso dare risposte certe; non abbiamo dati sufficienti in proposito. Ritengo, comunque, che la lingua consenta una migliore inserimento in ambito occupazionale, questo non è riscontrabile con molta sicurezza in altri settori, come quello scolastico dove i bambini provenienti dall?Europa dell?est hanno un migliore rendimento. Le valutazioni queste saranno fatte dai ricercatori e dalla società civile, il parere generale per il momento è molto positivo. Concordo con quanto detto da Demarie, secondo cui la cultura si impone sulla legge, ma credo che per certi aspetti la legge possa essere performativa, ad esempio per l?ingresso nel mercato di lavoro o le regolarizzazioni individuali. In Spagna le comunità autonome hanno il ruolo di occuparsi dell?integrazione, difficile dare loro un ruolo diverso. Sulla regolarizzazione dell?accesso, ad esempio, esistono competenze nazionali anche perché gli immigrati devono poi avere il diritto di circolare liberamente all?interno delle diverse comunità regionali.? Il dibattito si conclude con l?intervento del prof. Steffen Angenendt ?Grazie all?esperienza all?interno della Commissione governativa mi sono reso conto che per stimolare nei confronti della popolazione politiche pro-immigrazione è più funzionale promuovere nella popolazione, non tanto questioni umanitarie, quanto i vantaggi che l?immigrazione può avere nei confronti della popolazione locale.? Sito ufficiale Gallerie Fotografiche Scarica la Pubblicazione del Meeting in formato pdf


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