Famiglia

MIM: Asilo standard minimi di accoglienza entro febbraio 2005

Lo rende noto Phil Douglas della Direzione Generale Giustizia e Affari Interni della Commissione Europea.

di Giuseppe Lanzi

LORETO: Entro febbraio 2005 gli Stati Membri devono applicare la Direttiva della Commissione che indica gli standard minimi di assistenza per i richiedenti asilo, e tradurla in legge nazionale.

?Si tratta di un elenco di standard minimi da garantire ai richiedenti asilo nel Paese che riceve la domanda; da febbraio del prossimo anno saranno ammesse nelle singole legislazioni nazionali solo disposizioni più favorevoli rispetto a questi minimi garantiti?. Lo rende noto Phil Douglas della Direzione Generale Giustizia e Affari Interni della Commissione Europea. Prosegue l?esperto: ?Agli Stati Membri è affidato il compito di procurarsi le risorse necessarie per l?applicazione della direttiva, e questo può avere un forte impatto a livello regionale soprattutto in quei Paesi (come l?Italia) dove il governo demanda agli enti locali la copertura di certe voci di spesa?.
?La Commissione – sottolinea Douglas – ha rilevato la presenza di gravi squilibri di trattamento tra i vari Stati Membri e lo ?spreco? di risorse rispetto all?esame di domande d?asilo che si rivelano prive dei necessari requisiti di ricevibilità, mentre la maggior parte dei potenziali rifugiati rimangono nelle aree di crisi. Per questo, verrà presentato entro luglio del 2005 un piano di assistenza tecnica ai Governi affinché attivino programmi di reinsediamento che consentano di accompagnare i rifugiati da un primo Stato di accoglienza ritenuto ?non sicuro? (spesso, a ridosso dei confini delle zone di crisi) verso un secondo Paese destinato a ricevere la domanda d?asilo, rafforzando così il principio di protezione?.
?Esiste effettivamente una ?zona d?ombra? del diritto ? fa eco Christopher Hein, direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati ? rappresentata dalla fase che intercorre dalla partenza dal Paese d?origine fin all?arrivo a destinazione, una fase durante la quale le persone sono in mano ai trafficanti e dunque certamente esposte ad abusi e violazioni dei più elementari diritti umani, e ad alto rischio della stessa vita?.

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