Volontariato

MIM: Anche Brescia sulla via del voto agli immigrati residenti

Lo ha detto Rosa Angela Comini, Assessore alla partecipazione del Comune di Brescia, intervenendo al Meeting sulle Migrazioni di Loreto

di Giuseppe Lanzi

LORETO: ?Anche l?amministrazione di Brescia si sta movendo in una direzione simile a quella di Genova, nel senso della modifica dello Statuto? così Rosa Angela Comini, assessore alla partecipazione del comune di Brescia, ospite al VII Meeting internazionale sulle migrazioni di Loreto (MIM), ha commentato la notizia della decisione del Comune di Genova di concedere il voto attivo e passivo alle elezioni municipali ai cittadini residenti da più di due anni. Nel suo intervento durante la manifestazione organizzata dai missionari e laici scalabriniani, l?assessore Comini ha reso noto che il Consiglio comunale di Brescia – città di oltre 194mila abitanti di cui oltre il 10 per cento residenti stranieri ? ha votato dopo un lungo dibattito una mozione di ?voto agli immigrati?, ?Ma prima di portare la proposta in commissione statuto ? ha precisato Comini ? è necessario costruire un percorso di informazione, approfondimento, e coinvolgimento che raggiunga tutti i cittadini italiani e stranieri?. L?assessore ha comunque sottolineato la necessità di portare il dibattito sul voto agli immigrati nel Parlamento italiano: ?Non sono le città che possono dare la risposta definitiva ? dice la rappresentante dell?amministrazione bresciana – se poi a livello nazionale le norme sono in contraddizione o conflittuali con quello che elaborano le realtà locali; il rischio è di alzare il livello del conflitto?. C?è bisogno, secondo Comini, di un dibattito nell?Assemblea nazionale ?che porti alla luce le diverse posizioni e apra un confronto a livello della società intera?. A questo scopo le città – ha detto l?ospite del MIM – possono svolgere ?un ruolo di promotrici. anche con posizioni provocatorie; ma il livello politico nazionale deve assolvere alle sue responsabilità?. L?assessore Comini ha chiuso il suo intervento lanciando un appello affinché in Italia e nella sua città si dia un?attenzione particolare alla condizione degli adolescenti stranieri, giunti nel nostro Paese in una fase di vita già difficile per la definizione della propria identità e che soffrono di un profondo stato di smarrimento che li spinge a posizioni esasperate: o la negazione delle loro radici e la ribellione nei confronti dei genitori oppure l?estremizzazione del modello culturale di origine.

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