Famiglia

MIM: A Loreto per una cittadinanza Europea di residenza

Al meeting internazionale sulle migrazioni discussione sul diritto di voto ai migranti

di Giuseppe Lanzi

LORETO: Come arrivare a una cittadinanza europea di residenza anche per gli stranieri provenienti dai Paesi terzi? Di questo si è discusso oggi al VII Meeting internazionale sulle migrazioni (Mim), in corso a Loreto.
Da oltre un decennio la pubblicazione francese ?Lettera sulla cittadinanza? edita dall?Aseca (Associazione disolidarietà con le comunità straniere) esegue ogni anno un sondaggio con un’unica domanda: Gli stranieri dei Paesi dell?Ue residenti in Francia hanno già il diritto di voto alle elezioni comunali ed europee. Personalmente, voi siete molto favorevoli, abbastanza favorevoli, abbastanza contrari o decisamente contrari ad estendere il diritto di voto per le comunali e le europee ai residenti stranieri non membri dell?Ue che vivono in Francia?
?Negli anni ?90 le risposte favorevoli rappresentavano solo il 30% degli intervistati ? ha spiegato Paul Oriol, direttore della pubblicazione e dal 1972 impegnato nei movimenti francesi per il riconoscimento dei diritti degli immigrati ? da dopo il 1999 sono salite oltre il 50 per cento ed oggi si è attestata al 45 per cento dopo aver avuto un picco nel 2003 del 57 per cento. In Italia alla stessa domanda nel 2004 si sono detti favorevoli il 54 per cento degli intervistati?.
Secondo Oriol la nazionalità non può essere il solo criterio per riconoscere dei diritti: ?sempre più anche la residenza sta giocando questo ruolo ? ha detto il relatore-. ?Lo abbiamo visto con il riconoscimento di alcuni diritti, minimi e spesso disattesi, anche per gli ?irregolari? o il riconoscimento di permessi di soggiorno in funzione della lunghezza della loro residenza nel Paese?.

Oriol ha sottolineato che nazionalità e cittadinanza – sinonimi nella lingua italiana ma non così in francese né in tedesco – sono concetti che rispondono a due domande diverse: ?La prima è un elemento che dice ?chi siamo? mentre la seconda risponde alla domanda su ?cosa facciamo? cioè ?come vivere insieme e costruire un futuro comune?.

In occasione della manifestazione nella città mariana organizzata dai missionari e laici scalabriniani, Oriol ha lanciato anche in Italia una petizione ?on line? (www.meetingloreto.it – vedi lancio successivo ) per il riconoscimento della cittadinanza europea di residenza attraverso l?inserimento nei testi dei trattati costitutivi dell?Ue la frase: ?È cittadino dell?Unione chiunque abbia la residenza nel territorio di uno Stato membro o abbia la nazionalità di uno Stato membro?; ciò, tra le altre cose, darebbe ai cittadini stranieri accesso al voto municipale ed europeo.

La giornata è continuata con l?intervento di Rosa Angela Comini, assessore alla partecipazione al Comune di Brescia, che ha ricordano come la sua amministrazione si stia muovendo nella stessa direzione aperta ieri dal Comune di Genova per la modifica dello Statuto cittadino, ?pur ritenendo che se a livello nazionale le leggi sono poi contraddittorie o contrarie rispetto a quello che si attua a livello delle città, si rischia di alzare il livello del conflitto?. ?È importante? ha sottolineato Comini ? che la politica nazionale si riappropri del dibattito. Va fatta una mobilitazione perché la discussione sul diritto di voto agli stranieri sia portata in parlamento?.

La mattina è proseguita con la panoramica sulla storia dell?immigrazione in Germania, esposta dal prof. Peter Kammerer, dell?Università di Urbino, che ha paragonato la legge Bossi-Fini alla normativa prussiana del XIX secolo, ovvero impostata sul duplice criterio di ?assimilazione? e ?espulsione?; ha inoltre definito ?malattia professionale di tutti i politici quella di non saper affrontare in maniera adeguata la questione dell?immigrazione?. La tavola rotonda si è chiusa con l?intervento del giornalista Corrado Giustianiani, inviato del Messaggero, il quale ha ricordato che sono ancora fermi al vaglio delle commissioni parlamentari i sette disegni di legge di modifica della Costituzione elaborati dalle forze politiche dal 2001 ad oggi per l?introduzione del diritto di voto ai residenti stranieri. Giustiniani ha ricordato inoltre che, secondo molti costituzionalisti, l?accesso al voto municipale per gli stranieri potrebbe essere concesso attraverso una legge ordinaria. Il giornalista ha concluso ricordando che nel periodo 1993-2003 hanno votato alle elezioni amministrative ed europee 49.000 cittadini stranieri dell?Unione residenti in Italia.

Info:

Meeting Loreto

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