Famiglia

Mim: ”Perché i cinesi vanno male a scuola?”

La provocatoria domanda di Vinicio Ongini, del Ministero dell’Istruzione al Meeting Internazionale sulle Migrazioni

di Giuseppe Lanzi

Loreto: Dall?8° indagine annuale sugli alunni stranieri e dall?indagine sugli esiti scolastici emerge una presenza di alunni stranieri al 2004 pari a 350 mila unità con cittadinanza non italiana e si prevede un aumento a circa 400 mila presenze per il prossimo anno, pari al 5% sul totale della popolazione scolastica. Una prima considerazione davanti a questi dati è la velocità con cui è avvenuto il cambiamento nella scuola italiana. ?Tale velocità, afferma Vinicio Ongini, destabilizza e crea un senso di spaesamento, perché ci coglie psicologicamente impreparati?. Nelle scuole italiane si registrano 190 paesi di provenienza degli alunni stranieri, una presenza frammentata e diffusa. Ai primi posti di provenienza c?è l?Albania, seguono Marocco, Romania, Cina ed Ex-Jugoslavia. Contrariamente a quanto afferma l?opinione pubblica, sono aumentate le presenze straniere di religione cristiana, mentre è cresciuta la tematicizzazione del discorso sull?Islam. Le provenienze degli alunni stranieri sono condizionate dalla tipologia di richiesta di lavoro per gli immigrati di prima generazione. Il nostro mercato ha bisogno di collaboratrici domestiche e di lavoratori nel settore edile, e per questo aumentano le presenze degli alunni i cui genitori sono impiegati in questi settori. Il 40% degli alunni stranieri sono iscritti agli istituti professionali mentre il 38% a quelli tecnici. Un dato interessante è che aumenta la presenza degli alunni stranieri nei piccoli luoghi, per esempio nelle province di Mantova e Piacenza. I fattori che incidono sul rendimento scolastico degli alunni stranieri sono sia la scelta di vivere nelle piccole città, come anche il dinamismo di alcune comunità, come quella cinese, non più relegata nelle note China Town, ma sparpagliata sul territorio. Non ultimo il fattore delle tante cittadinanze. Circa gli esiti degli alunni stranieri, si nota un progressivo insuccesso scolastico man mano che si sale a livelli d?istruzione più alti, passando da un 96% di promossi nelle Scuole Elementari, al 89% nelle Medie, ad un 72% nelle Superiori. Un dato che ci stupisce è che l?esito è migliore dove la percentuale di stranieri è più elevata, specie se questi sono inseriti in medie e piccole realtà sociali. La presenza di alunni stranieri influisce sul rendimento di tutti gli alunni? La risposta è Sì. Ma la lettura è duplice: quella positiva valuta come arricchente la diversità etnica e quindi il crearsi di maggiori stimoli nell?apprendimento; la lettura negativa dei fatti considera l?esito come conseguenza dell?abbassamento del livello della proposta educativa. Se la forte presenza di alunni stranieri nella scuola non positiva ai fini dell?esito, lo è la diversità di provenienza degli stessi. Un punto su cui c?è ancora da riflettere: perché i cinesi in Italia non hanno esiti positivi mentre in paesi come Inghilterra o Stati Uniti sono ai primi posti nel rendimento scolastico?

INFO:
VIII Meeting Internazionale sulle migrazioni

ASCS onlus
Centenario Scalabriniano
Mostra Fotografica LIMES LIMITIS Vecchie e Nuove Frontiere
Meeting Internazionale sulle Migrazioni


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