Famiglia

MIM: “È ora di fare un passo decisivo verso il plurilinguilismo”

lo afferma la sociologa Grazia Giovannini, dell’Università di Bologna, al’8° Mim di Loreto.

di Giuseppe Lanzi

Loreto: ?Il plurilinguismo è la carta vincente? lo ha affermato Grazia Giovannini, docente all?Università di Bologna, nella sua relazione sul tema I minori immigrati in Italia, nell?8° Mim di Loreto. ?Occorre garantire nella scuola l?insegnamento almeno dell?inglese, del francese e dello spagnolo, lingue che permettono di consolidare il progetto di interculturalità che non si ferma alla sola Italia?. È la scuola infatti il primo contesto di socializzazione, insieme al lavoro e alla ?festa?, dove muovono i primi passi i minori figli di immigrati. A tal proposito l?Italia ha recepito la Convenzione Internazionale sui Diritti dell?Infanzia, proponendo un modello di ?scuola comune, un modello di prima accoglienza, forte risorsa per l?inserimento sociale?. È dello stesso parere Adel Jabbar, sociologo dell?Università Ca? Foscari di Venezia, altro relatore della terza giornata del Meeting: ?la scuola è il nuovo contesto sociale in cui il minore figlio di stranieri si trova a vivere; è il luogo dov?è possibile produrre una memoria comune, attraverso, prima di tutti, la lingua del gioco?. Il rischio in cui incorre il bambino è quello di non riuscire a conciliare, a riconoscersi, né nel contesto scolastico né in quello di origine: la sua famiglia. Prosegue il sociologo ?L?autorevolezza dei genitori è una delle problematiche che l?immigrazione produce? argomento, quello della famiglia, ripreso dalla Giovannini ?Le famiglie che vengono da altre esperienze hanno una visione naturalmente più policentrica della nostra e sono molto attente all?autorità degli adulti. In molte delle famiglie immigrate i bambini partecipano al lavoro domestico, esperienza di responsabilizzazione che non si vive più nella società italiana?. Questo ?policentrismo? è stato evidenziato da alcuni racconti narrati da Jabbar ?Integrazione non vuol dire completa assimilazione dei modelli prevalenti? e riflette sul titolo del Meeting ?Figli di stranieri o figli di nessuno? Sicuramente figli di stranieri! e lo straniero è il nuovo attore sul territorio cui spetta una lunga pratica di apprendimento?. Apprendimento facilitato, così come emerge dalla relazione della Giovannini, dal mondo della scuola, dalle relazioni che si instaurano nel mondo del lavoro e dai nuovi media, produttori, ormai per eccellenza, di legami culturali.

INFO:
VIII Meeting Internazionale sulle migrazioni

ASCS onlus
Centenario Scalabriniano
Mostra Fotografica LIMES LIMITIS Vecchie e Nuove Frontiere
Meeting Internazionale sulle Migrazioni


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