Via libera alla Camera all’emendamento al dl milleproroghe che ristabilisce il diritto soggettivo per i fondi all’editoria. Si tratta dei finanziamenti destinati a testate di partito, no profit e giornali gestiti dalle cooperative.
«La riforma dell’editoria è una priorità che tutti dobbiamo assumerci perché, come si vede dal concitato confronto di questi giorni, è diventato impossibile arrivare a decisioni giuste nei riguardi di un settore che da tempo richiede un riordino», ha detto il vicepresidente vicario dei deputati Pd Michele Ventura, intervenendo nell’aula di Montecitorio per comunicare il voto d’astensione del gruppo dei Democratici sull’emendamento editoria. «Se è stato impossibile arrivare a scelte condivise e trovare le risorse necessarie, bisogna dirlo, è stato per la totale indisponibilità del ministero dell’Economia. I tagli alle radio, ai giornali pubblicati all’estero e a quelli dei consumatori anticipano quel riordino che deve essere complessivo e indeboliscono l’informazione nel territorio. Per questo la nostra astensione», ha concluso
Tra le altre proroghe introdotte nel corso dell’esame parlamentare si segnalano: il differimento anche per il prossimo anno scolastico delle norme salva precari; la possibilità di indicare nella cartà di identità la volontà di donare gli organi in caso di morte; la sospensione per tutto il 2010 dell’obbligo di versare il contributo unificato anche nelle cause di lavoro dinanzi alla Corte di cassazione; da fine febbraio nelle regioni con deficit sanitario i creditori delle Asl potranno tornare a intraprendere le azioni esecutive per recupare crediti vantati.
Ora il provvedimento, trasformato nel corso del dibattito parlamentare in una sorta di Finanziaria bis, torna a Palazzo Madama da dove era partito per incassare sul filo di lana (il Dl 194 scade domenica 28 febbario) il voto definitivo dell’Aula. Voto già calendarizzato per venerdì prossimo.
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