Sostenibilità
Mille nuovi treni: e lo spazio per le bici?
È la domanda della Fiab dopo l'approvazione del nuovo piano industriale di Trenitalia
La Fiab onlus – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, plaude all?approvazione da parte del Governo del nuovo piano industriale di Trenitalia che, tra gli interventi di rilancio del trasporto ferroviario, prevede da qui al 2011, l?acquisto di 1.000 nuove vetture da adibire al trasporto pendolare.
Potenziare il trasporto ferroviario in ambito regionale oltre che andare incontro ad una domanda sempre più crescente di mobilità, contribuirà a offrire una valida alternativa all’uso individuale dell’automobile. “Si tratta di un’iniziativa che fa bene all’ambiente e al clima” ha dichiarato Romolo Solari responsabile per l’integrazione modale della Federazione. “Il clima ne beneficerebbe ulteriormente se poi questi nuovi treni fossero adibiti al trasporto bici al seguito del viaggiatore. E sì perché se il treno grazie alla sua elevata capacità di trasporto riduce notevolmente le quantità di CO² emesse in atmosfera, abbinato alla bici, mezzo ad emissioni zero, vede le sue potenzialità moltiplicate enormemente. L’ottima capacità di penetrazione del territorio della bicicletta consente infatti di rendere competitiva la ferrovia per raggiungere anche zone distanti dalle stazioni. Un valido contributo agli spostamenti quotidiani (casa-scuola/lavoro) o a quelli turistici.
Attualmente la bici può essere trasportata al seguito sull’85% dei treni del Trasporto Regionale. Ma dalla Fiab lamentano la mancanza di spazi per riporre le bici a bordo di questi treni. In effetti specialmente sui nuovi treni come Minuetto e Vivalto le soluzioni adottate da Trenitalia per le bici sono inefficaci e poco gradite dai ciclisti. “Noi l’abbiamo detto più volte ma non siamo stati ascoltati: sarebbero bastati dei semplici ganci per appendere le bici o delle cinghie retrattili per trattenerle contro le pareti. Loro invece si sono inventati delle soluzioni cervellotiche come le tagliole sul pavimento del Minuetto o portabici stile auto messi in verticale per il Vivalto. Il risultato è stato che su questi treni ci stanno meno bici di quelle che potrebbero starci. Siamo consci che come sta scritto sulla Carta dei Servizi di Trenitalia la bici sul treno si può mettere dove si vuole purché non intralci gli altri passeggeri. Tuttavia una sistemazione poco agevole disincentiva l’utenza”.
Alla Fiab, forti anche del fatto che Carta dei servizi dei passeggeri ferroviari internazionali, approvata lo scorso 18 gennaio dal Parlamento Europeo, ha previsto l’obbligo per le compagnie ferroviarie europee di destinare appositi spazi anche per il trasporto delle biciclette al seguito su tutti i treni, chiedono che sulle nuove mille vetture previste ci siano adeguati spazi per trasportare le bici (almeno 20 bici per treno). “Così daremo un ulteriore contributo alla salvaguardia dell’ambiente”, conclude Solari.
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