Economia

Mille miliardi da Bruxelles per l’energia sostenibile

E' la stima contenuta nella strategia "Energy 2020" presentata oggi dal commissario all'Energia, Guenther Oettinger

di Redazione

Per un’energia competitiva, sostenibile e sicura, nei prossimi dieci anni saranno necessari nell’Unione Europea investimenti strutturali complessivi per mille miliardi di euro. E’ la stima contenuta nella strategia “Energy 2020” presentata oggi a Bruxelles dal commissario all’Energia, Guenther Oettinger, nella quale sottolinea come, “per un’economia efficiente, competiviva e a bassa emissione di carbonio, dobbiamo europeizzare la nostra politica energetica e concentrarci su poche ma urgenti priorità”.

“Il mercato interno europeo dell’energia è il più grande del mondo – ha ricordato Oettinger – Se riusciremo a sfruttare questa situazione ed a parlare con una sola voce, ci troveremo a negoziare in una posizione di forza”. Di qui l’invito rivolto al Parlamento europeo e soprattutto ai leader dei 27 – che il 4 febbraio si riuniranno a Bruxelles per un Consiglio straordinario dedicato all’energia – perché “diano un segnale politico forte, spero che si arrivi un impulso concreto a raggiungere il nostro obiettivo di una politica energetica comune”.

Secondo la comunicazione adottata oggi a Bruxelles, la Commissione propone di concentrare le sue iniziative su due settori che presentano le maggiori potenzialità di risparmio energetico: i settori dei trasporti e dell’edilizia. Per aiutare i proprietari di abitazioni e le autorità locali a finanziare le misure di ristrutturazione e di risparmio energetico, la Commissione proporrà incentivi agli investimenti e strumenti di finanziamento innovativi entro la metà del 2011. Il settore pubblico, inoltre, dovrebbe tener conto degli aspetti relativi all’efficienza energetica nell’acquisizione di lavori, servizi e prodotti. Nel settore industriale, i certificati di efficienza energetica potrebbero costituire un incentivo per le imprese a investire in tecnologie a basso consumo energetico.

La Commissione fissa poi un termine per il completamento del mercato interno dell’energia: entro il 2015 nessuno Stato membro dovrà rimanere isolato. Per accelerare i principali progetti strategici Ue, per i quali intende investire mille miliardi, l’esecutivo propone di semplificare e accorciare la procedura di rilascio dei permessi, fissando un termine massimo per ottenere l’autorizzazione definitiva e dei finanziamenti Ue.

Saranno infine lanciati quattro progetti in settori chiave per la competitività dell’Europa: nuove tecnologie per le reti intelligenti e stoccaggio dell’energia elettrica, ricerca sui biocarburanti di seconda generazione e partenariato “città intelligenti” per promuovere il risparmio energetico a livello locale. L’obiettivo finale è il cosiddetto 20-20-20: ridurre entro il 2020 le emissioni di gas a effetto serra del 20%, aumentare la quota di energie rinnovabili al 20% e migliorare l’efficienza energetica del 20%.


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