Welfare

Milano: vertice sui lavoratori stagionali

In tutta la Lombardia gli ingressi previsti fino a oggi sono circa 16.940, su un totale nazionale di 170 mila lavoratori extracomunitari e altrettanti dai Paesi entrati da poco nella Ue

di Carmen Morrone

Roberto Madde’, direttore della Coldiretti di Milano e Lodi, e Mario Bossi, presidente del consorzio produttori ortofrutticoli di Milano hanno incontrato il prefetto del capoluogo lombardo, Gian Valerio Lombardi per discutere delle misure da prendere per agevolare le procedure per l’arrivo della manodopera dall’estero. ”La stagione e’ gia’ iniziata e c’e’ carenza di stagionali per i raccolti – spiega Madde’ – molte aziende stanno facendo i salti mortali per non mettere a rischio la produzione vanificando un anno di lavoro”. I problemi sui lavoratori stranieri, sostiene la Coldiretti, riguardano sia il numero di ingressi disponibili con l’ultimo decreto flussi, che i tempi di esame delle pratiche. Sul primo punto, sia il Prefetto che la Coldiretti si sono accordati per un’azione comune sul ministero per garantire almeno il prossimo anno una concessione di visti che riesca a soddisfare le esigenze del mondo agricolo con scadenze che mettano le aziende in grado di programmare l’attivita’ sul lungo periodo. ”Mentre per quanto riguarda la situazione attuale – spiega Madde’ – la Coldiretti di Milano e Lodi mettera’ a disposizione della Prefettura uomini e mezzi da impiegare nell’analisi della documentazione allegata a ogni domanda di ingresso, cercando di velocizzare al massimo i tempi pur nel rispetto della legge e dei necessari controlli che servono a garantire la presenza in Italia solo di gente che vuole lavorare onestamente e costruire per se’ e per la propria famiglia un futuro migliore”. Per il 2006 il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha stabilito che in provincia di Milano possano arrivare 4.870 nuovi lavoratori stranieri (fra stagionali, a tempo indeterminato, apprendisti e badanti), mentre nel Lodigiano la quota e’ di oltre 600. In tutta la Lombardia gli ingressi previsti fino a oggi sono circa 16.940, su un totale a livello nazionale di 170 mila lavoratori extracomunitari e altrettanti dai Paesi entrati da poco nella Ue (Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). ”Il problema – commenta il direttore della Coldiretti – e’ che si tratta di manodopera per tutti i settori, non solo in quello agricolo che in Italia impiega 120 mila stranieri. E ogni anno le richieste di ingressi sono superiori ai posti messi a disposizione”. I lavoratori stranieri stagionali sono richiesti principalmente nelle serre e nei vivai, mentre quelli a tempo indeterminato si trovano, in genere, negli allevamenti bovini e suini. Fra Milano e Lodi il 30 per cento degli addetti in agricoltura arriva dall’estero. ”Per facilitare le pratiche con la Romania, la Coldiretti ha aperto anche due uffici a Timisoara e a Bucarest – spiega Madde’ – e adesso speriamo di riuscire a dare un ulteriore impulso agli iter burocratici grazie alla collaborazione con la Prefettura, nella quale abbiamo piena fiducia”.


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