MILANO. Unicredit fa spazio al sociale e all’arte

Nel cuore della ‘city’ milanese – all’interno dell’Agenzia ‘multispecialist’ di UniCredit Banca di Piazza Cordusio – vive “Spazio Milano”, la prima area che UniCredit ha voluto dedicare all’ascolto e al dialogo con i cittadini e i clienti attraverso conferenze, eventi culturali e mostre d’arte.
 
Al suo terzo anno di attività, “Spazio Milano” presenta la nuova programmazione. Tre gli obiettivi principali per il 2009: la valorizzazione delle espressioni culturali della città di Milano, il dialogo con il contesto internazionale e la ricerca di artisti contemporanei che include progetti realizzati da alcuni colleghi del Gruppo UniCredit.
Questi temi identificano le diverse aree dell’impegno di UniCredit in ambito culturale: il dialogo tra popoli e culture attraverso l’arte, la valorizzazione delle espressioni culturali del territorio e la creatività come risorsa interna al Gruppo che trova espressione nella realizzazione di molteplici progetti.
 
Fino al 30 gennaio è in corso una selezione di scatti di “Impronte di Luce”, progetto umanitario itinerante di Stefano Schrievers, collega di UniCredit Private Banking.
 
Dal 3 al 27 febbraio saranno protagoniste due artiste, presenti nella collezione del Gruppo: Handan Börüteçene e Katerina Seda, rispettivamente dalla Turchia e dalla Repubblica Ceca.
 
Figura tra le più rappresentative nello scenario dell’arte turca, Handan Börüteçene (Istanbul, 1957. Vive e lavora a Istanbul) si muove tra scultura, fotografia e installazione e si concentra in particolare su alcuni temi di grande interesse per la società e l’arte contemporanea: l’identità e la memoria. Nell’installazione esposta (co-curata con Nuova Icona) intitolata Waters that Tie / Waters that Untie, l’artista riflette sul legame tra Venezia e Istanbul ispirandosi alla memoria della cultura bizantina. In occasione della mostra, Handan Börüteçene terrà una lecture per gli studenti presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
 
Riflette invece sul concetto di casa, inteso come luogo che forma l’uomo sia socialmente sia culturalmente, la ricerca di Katerina Seda. I suoi interventi sono infatti il risultato di un’incondizionata analisi della dimensione individuale e collettiva. Il lavoro presentato a Spazio Milano, For Every Dog a Different Master, ci conduce nella città natale dell’artista a Brno-Lisen e a Nova-Lisen. Il titolo dell’opera cita un vecchio proverbio ceco e fa esplicito riferimento all’eterogeneità degli abitanti di quei luoghi.