Mercoledì 10 gennaio, a Milano soffia un vento gelido e nevica.
Il clima lombardo non ha dato una buona accoglienza ai tre poveri funzionari di Ufficio Nazionale, aviotrasportati da Roma ed incaricati di organizzare un incontro con i giovani, all’interno di “Campus Orienta”.
Eppure l’iniziativa avrebbe dovuto attirare l’attenzione di centinaia di giovani, visto che venivano illustrate le “opportunità formative offerte dal servizio civile in relazione al piano di studi” universitario.
Come se ciò non bastasse, avrebbe dovuto essere presente l’on. Leonzio Borea in persona, ovverosia il “Capo” di U.N.S.C.!
Per completare il tutto, già da una decina di giorni a tutti gli enti di servizio civile lombardi era arrivata una mail annunciante l’evento, con la non troppo velata sollecitazione ad essere presenti in massa.
La realtà si è rivelata ben diversa dalle aspettative di U.N.S.C..
Alla conferenza, tenutasi in una saletta che a malapena avrebbe contenuto una trentina di persone, erano presenti ben diciassette (17) giovani, di cui 4 evidentemente “precettati”, visto che indossavano la felpa “griffata” con il logo del servizio civile (clicca qui per vedere una foto della sala).
Da segnalare l’assenza del Capo di U.N.S.C., trattenuto a Roma non si sa se dal maltempo o da improvvisi ed urgenti impegni istituzionali.
E gli enti di servizio civile lombardi?
Ebbene non ve ne era neppure uno….. anche perché nei giorni scorsi era circolata una mail in cui si sollecitavano i responsabili a “non sprecare tempo” con U.N.S.C., accusato tra le altre cose di “volere una nuova legge sul servizio civile che accentri tutte le valutazioni dei progetti in quel di Roma, favorendo le grandi strutture degli enti nazionali a discapito degli enti locali e delle piccole realtà del non profit.”.
Quindi un gelo non solo “atmosferico”, ma anche e soprattutto “politico”, che in forma non violenta ha ribadito la contrarietà degli enti regionali lombardi.
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