Fragilità

Milano, si allunga la coda alla mensa di Opera San Francesco

Tra viale Piave e via Concordia c’è un luogo dove chi si trova nel bisogno riceve delle risposte: cibo, abiti, docce e volontari pronti all’ascolto. Un osservatorio privilegiato per guardare l'allargamento della povertà. «Vediamo volti nuovi, anche tra gli italiani sono sempre più le persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese», osserva fra Marcello Longhi presidente di Osf che segnala il forte incremento delle famiglie peruviane

di Antonietta Nembri

«A Milano la povertà si sta allargando». A dirlo non è una ricerca o uno studio sociale, ma fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco per i Poveri, storica realtà milanese (è nata nel 1959 dall’impegno di fra Cecilio, portinaio del convento di viale Piave) impegnata da 65 anni nell’aiuto a chi si trova in difficoltà: uomini, donne, famiglie, italiani e stranieri. 

I numeri

Quello di fra Marcello è un osservatorio privilegiato e concreto. Nel solo 2024 (i dati sono aggiornati al 30 settembre) la media dei pasti alla mensa di via Concordia è di 2.400, mentre in quella di piazzale Velasquez più piccola e aperta solo a pranzo i pasti distribuiti sono circa 550 «con punte di 700 in alcuni giorni», precisa il presidente. Che aggiunge «ogni giorno facciamo 36 nuove tessere, sono persone che per la prima volta vengono a chiedere il nostro aiuto». 

Un ospite della mensa di Osf con una dei 1.300 volontari

Ma al di là dei numeri quello che si osserva tra le persone in coda e sedute ai tavoli della mensa «sono i volti nuovi, ci sono più italiani anche di fasce sociali che prima non incrociavamo e che ci chiedono aiuto. Per noi è sempre più chiaro che ci sono sempre più persone fragili. È un processo lento e sto parlando non della grave marginalità», spiega fra Marcello. 

Famiglie, un fenomeno nuovo

Ma chi sono questi nuovi fruitori delle mense di Osf? «Emerge il fatto che il lavoro povero non permette a molti di arrivare a fine mese, poi ci sono i pensionati che fanno sempre fatica e soprattutto nella seconda metà del mese chiedono un aiuto per poter mangiare. E poi abbiamo notato un aumento importante dell’immigrazione peruviana, arrivano intere famiglie con i bambini piccoli». 

Dai dati del bilancio sociale 2023, infatti, emerge in modo eclatante che il Perù è la prima nazione di provenienza delle persone che si rivolgono ai diversi servizi ben 8.716.
Tra le prime cinque nazionalità presenti, ci sono poi Marocco (3.710 persone), Egitto (3.278), Italia  (2.948) ed El Salvador (994). 

Una presenza massiccia, «soprattutto alla mensa di piazzale Velasquez che si trova in un quartiere popolare», osserva fra Marcello. Che continua: «Arrivano le famiglie con i bambini e questo ha un grosso impatto perché se è vero che i bimbi portano gioia, dall’altro lato soprattutto nella seconda mensa che ha poche sedute (60 posti) questo allunga di molto i tempi. E poi io mi chiedo: ma questi piccoli vanno a scuola? Abbiamo bimbi che hanno bisogno del seggiolone e altri che hanno una decina d’anni. Come la città sta assorbendo questa immigrazione che non arriva certo con i barconi, ma in aereo? Ci stiamo chiedendo, come comunità, che cosa avviene nei loro Paesi, cosa c’è dietro questa loro presenza tra i nostri ospiti?».

Una riflessione su Milano

I cambiamenti tra le persone che usufruiscono dei diversi servizi – Osf non è solo mense, ci sono anche docce, cambi abiti e un poliambulatorio medico – impongono altre riflessioni.
A partire dal tipo di città che Milano vuole essere e diventare (VITA ha dedicato un intero numero a questo tema qui). «Se si guardano i cantieri vedi costruire solo case di lusso e gli altri? Dove devono andare ad abitare tutti gli altri? Anche nel nostro quartiere i nostri ospiti sono fuori luogo, per quelli che abitano vicino a noi sono vissuti spesso come un fastidio, non per tutti, ma alcuni si lamentano. Non hanno voluto le panchine. I ricchi milanesi non vogliono neppure i bagni pubblici. Allora io mi chiedo per chi è questa città?». 

fra Marcello Longhi con uno degli ospiti della mensa di via Concordia

A Opera San Francesco però non ci si ferma solo alla riflessione, si cerca di dare anche delle risposte. E di fronte all’aumento, per esempio, delle persone sole e anziane è stato realizzato anche un progetto “Nessuno resti solo”. «Accostiamo i nostri ospiti anziani che intuiamo essere soli e isolati, anche se vivono in un appartamento in condomini dove non ci si conosce. Dobbiamo fare qualcosa per i nostri vecchi capire se hanno una rete di persone…» continua il presidente.

L’importanza del prendersi cura

Per fra Marcello inoltre «è sempre più necessario ridire alle persone il bello di fare il bene, l’importanza di prendersi cura anche delle fragilità delle persone. Dobbiamo dire con forza che prendersi cura dell’altro è importante anche perché in fondo ci conviene, perché così possiamo stare meglio tutti». Se non lo si facesse «che prospettiva avrebbe la nostra convivenza? la conflittualità, la contraddizione che già oggi vediamo?».

Il mese di ottobre per Opera San Francesco è un mese speciale anche perché in occasione della festa di San Francesco l’associazione promuove una serie di eventi che hanno tra gli obiettivi quello di far conoscere le sue attività a fianco delle persone più che vanno avanti ininterrottamente da 65 anni.
Tra gli appuntamenti tradizionali ci sono “Grandi cuochi all’Opera” che dedica la tredicesima edizione, sempre in collaborazione con Identità Golose, ai Giovani talenti: cinque chef stellati e non under 35 che il  6 ottobre (la domenica è il giorno di chiusura della mensa di via Concordia) cucineranno un pranzo benefico a sostegno proprio della mensa. 

Per fra Marcello questo mese di eventi è «l’occasione per poter aprire i nostri spazi, condividere le nostre attività, e fare esperienza della bellezza di un atto semplice e potente come donare».

Tanti gli appuntamenti in programma, dalla proiezione del film Green Border sulla crisi migratoria del 2021 in Bielorussia (10 ottobre) alla lectio di Stefano Mancuso dal titolo “Impariamo la solidarietà dalle piante” (18 ottobre) a quelli dedicati ai più piccoli (il 19 e 20 ottobre) per finire con l’inaugurazione della mostra (26 ottobre) “Francesco d’Assisi: una visibile passione”. (dettagli degli appuntamenti “Insieme a San Francesco oggi” in agenda online)

Nell’immagine in apertura fra Marcello Longhi davanti alla mensa di via Concordia a Milano – tutte le foto da ufficio stampa

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