Cultura

Milano. Prosegue la guerra sulla Serravalle

Riportiamo un articolo dell'agenzia di stampa "Il Velino" sul contenzioso tra Provincia di Milano, comune e soci privati sull'autostrada Serravalle

di Redazione

Riportiamo questo articolo dell’agenzia di stampa “Il Velino” che riporta i termini di un contenzioso forse interessante anche per alcuni nostri lettori.

Prosegue la guerra sulla “Milano Mare”.

Prosegue la battaglia attorno al controllo della società ?Milano Mare?, meglio conosciuta come Serravalle. Dopo il patto tra il sindaco Gabriele Albertini e l?allora presidente della provincia Ombretta Colli, naufragato pochi giorni dopo, per le vicende giudiziarie legate al trio Colli-Cocchiaro-Gavio e, in ultimo, con l?arrivo di Filippo Penati e degli ambienti (anche finanziari) legati ai Ds, un nuovo scenario si è socchiuso agli osservatori. E oggi la partita si fa sempre più dura. Pochi giorni fa l?offerta di Marcellino Gavio all?Autorità portuale di Genova detentrice di una quota pari a poco meno del tre per cento del capitale ?Milano Mare Spa?. Lo stesso Gavio, nei mesi scorsi, aveva rastrellato azioni acquistate da Camere di commercio, enti locali vari detentori di piccole quote. Oggi Gavio può contare circa il 28 per cento della quota azionaria in Serravalle. A questo punto Penati ha sferrato il suo piano d?attacco. Sostenuto da Marco Vitale, vice presidente Bpm e uomo di punta della squadra di Penati, come primo atto ha stipulato un accordo con il sindaco Albertini.

Un patto di sindacato anti Gavio (che conta oltre il 55 per cento delle azioni) e che si può interpretare come una medaglia dal doppio risvolto: se da un lato è certamente vero che mette nell?angolo il socio privato, dall?altro mostra un Albertini in grande ?confusione? (caduto nella trappola o vittima consapevole?) che non può più vendere e, per il momento, vede allontanarsi la possibilità di cedere il suo pacchetto azionario per far fronte alle pressanti esigenze di cassa di palazzo Marino. Oggi l?ultimo affondo di Penati. La giunta provinciale ha approvato una variazione del bilancio 2004 con lo stanziamento di dieci milioni di euro per esercitare il diritto di prelazione sulle quote messe in vendita dall?Autorità portuale di Genova. Insomma, la provincia non vuole che la quota di Genova finisca nelle mani di Gavio e per questo è pronta a ulteriori stanziamenti. ?La cifra – ha affermato Penati – sarà aumentata nel 2005 per consentire, in caso di necessità, di esercitare il diritto di prelazione nel caso si riveli necessario?. Il prossimo 9 dicembre, in consiglio provinciale, si discuterà di tutto questo e altro ancora, sarà interessante monitorare le diverse posizioni. Nel frattempo, ci pare di poter dire che in tutta questa triste vicenda l?unica a sorridere ed attendere all?incasso è l?Autorità portuale di Genova. (grv)

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