Non profit

Milano: nasce la prima Fondazione associativa

Una fondazione a partecipazione associativa cui aderiscono, oltre a privati e benefattori, le stesse associazioni impegnate nei progetti sociali, finanziati dalla fondazione

di Redazione

E’ un progetto innovativo per la realta’ italiana, quello della Fondazione ‘I care, ancora – Onlus’, presentata questa mattina a Milano. Si tratta infatti di una fondazione a partecipazione associativa cui aderiscono, oltre a privati e benefattori, le stesse associazioni impegnate nei progetti sociali, finanziati dalla fondazione stessa. ”E’ uno strumento giuridico e un modello di gestione poco sperimentato nel nostro Paese- spiega il presidente Bruno Volpi – diverso sia dalle fondazioni no profit sia dagli operatori. La fondazione funge da intermediario tra chi elargisce i finanziamenti e chi lavora sul campo, dandogli credibilita’ con la presenza di un consiglio generale e un’assemblea dei membri.”. Nata nel ’98, per rispondere ai bisogni delle associazioni di volontariato, presenti sul territorio lombardo, di avere una guida competente nella conservazione dei propri beni e nella gestione delle pratiche economico-giuridiche, ‘I care, ancora’ puo’ contare ora su 12 membri, tra cui ‘Farsi prossimo’, ‘La cordata’, ‘Comunita’ e famiglia”, e si sta estendendo anche in Piemonte. Diversi i progetti realizzati finora, tra cui la creazione di due comunita’ a Bruzzano, alle porte di Milano, in cui vengono ospitati e assistiti i malati psichici dimessi dall’ex-ospedale psichiatrico Paolo Pini, e il progetto di residenzialita’ integrata nella parrocchia S.Maria alla Fontana di Milano. ”Il volontariato da solo non basta piu’ – continua Volpi – per questo stiamo pensando alla creazione di alcuni servizi per le associazioni, come un ufficio per la raccolta dei fondi”. Proprio in quest’ottica e’ da leggere la nascita della partenership (che verra’ presentata domani) con Confesercenti, per cui le piccole e medie imprese, che finanzieranno progetti ad alto valore sociale, si impegnano a versare lo 0,1% del loro fatturato, figurando nell’elenco delle imprese solidali sul sito direfare.org, punto di incontro fra no profit e for profit per il marketing sociale.

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