Bambini & cultura
Milano, musica come ponte fra generazioni
Vincitore del bando di Fondazione Cariplo "Alla Scoperta della Cultura", ha preso il via il progetto Do Re Milano, ideato e coordinato da Le Dimore del Quartetto. Protagonisti di questa esperienza sono gli studenti delle classi terze e quarte di quattro scuole primarie che saranno coinvolti dai maestri di musica in un dialogo creativo
Si chiama Do Re Milano, è ideato e coordinato da Le Dimore del Quartetto ed è il progetto vincitore del bando di Fondazione Cariplo “Alla Scoperta della Cultura”. Ha come obiettivo principale quello di avvicinare i bambini al mondo della musica e al patrimonio culturale, proponendo esperienze immersive che combinano apprendimento, creatività e divertimento.
Coinvolti gli studenti di quattro scuole primarie
«Le prime tre giornate di attività sono state ospitate dal Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, uno dei luoghi simbolo della formazione musicale italiana. Protagonisti di questa esperienza sono stati oltre 250 alunni delle classi terze e quarte di quattro scuole primarie milanesi: gli istituti comprensivi Cardarelli-Massaua, Arcadia, Alda Merini e Rinnovata Pizzigoni», si legge nella nota diffusa.
Alla scoperta della storia e del patrimonio musicale
Durante queste giornate, i giovani studenti hanno vissuto un percorso di scoperta della storia e del patrimonio musicale di Milano. Guidati dall’entusiasmo e dalla competenza dei giovani borsisti del Conservatorio, i bambini e le bambine hanno conosciuto la storia di Giuseppe Verdi e ascoltato racconti sulla storia dell’istituzione musicale. L’atmosfera internazionale del Conservatorio, tra le sue aule, corridoi e strumenti musicali, ha offerto loro un’immersione nella vita di uno dei luoghi più rappresentativi della musica in città.
Il linguaggio senza barriere della musica
Do Re Milano rappresenta un’opportunità per avvicinare i più piccoli al patrimonio musicale e culturale della città. «Le prove e lezioni aperte alla scoperta degli strumenti musicali di ogni genere, osservando da vicino studenti e maestri di ogni nazionalità all’opera, hanno permesso agli scolari delle scuole elementari di comprendere le sfaccettature spesso sconosciute, che il mondo della musica può offrire», continua la nota.
Infine, «un laboratorio creativo e stimolante condotto dal Maestro Leonardo Ramadori ha coinvolto i piccoli partecipanti in una vera orchestra, esplorando il linguaggio senza barriere della musica in modo giocoso e coinvolgente utilizzando oggetti di recupero, pentole, mestoli, ciotole e le loro stesse voci, per sperimentare l’emozione di fare musica insieme».
Itenerario di cultura
Attraverso un itinerario che celebra il patrimonio culturale milanese, Do Re Milano si impegna a costruire un ponte tra le generazioni, unendo i giovani studenti e i maestri della musica in un dialogo creativo e coinvolgente che valorizza la memoria e il futuro della musica e dei suoi luoghi. Le attività proseguiranno nel 2025 con nuovi appuntamenti presso la Casa di riposo per musicisti Fondazione Giuseppe Verdi.
In questa seconda fase, «gli studenti incontreranno musicisti in pensione e ascolteranno i loro racconti. Questi momenti di condivisione saranno arricchiti da rappresentazioni grafiche in tempo reale e da interventi musicali dal vivo, creando un dialogo emozionante e profondo tra generazioni diverse».
Come si costruisce un violino?
Il viaggio di Do Re Milano culminerà in una serie di giornate speciali a Villa Arconati-Far, durante le quali gli studenti, accompagnati dalle loro famiglie, esploreranno la storica villa e il suo giardino. «I bambini potranno cimentarsi nella costruzione di un violino, partecipando a un affascinante laboratorio di liuteria curato dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino. A concludere questa esperienza», prosegue la nota, «sarà un concerto di quartetto d’archi nel Salone della Musica, un’occasione per far vivere a tutti i partecipanti l’emozione della musica da camera in un contesto suggestivo e autentico».
Una rete di collaborazioni
Do Re Milano si distingue per la sua capacità di creare una rete di collaborazione tra importanti realtà culturali e sociali della città. Reso possibile grazie al supporto di Fondazione Cariplo, il progetto «coinvolge partner prestigiosi come il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, la Casa di riposo per musicisti Fondazione Giuseppe Verdi, Villa Arconati-Far, la Fondazione Antonio Carlo Monzino, Forme Connesse, il Maestro Leonardo Ramadori e la Fondazione Laureus Italia».
Foto ufficio stampa Le Dimore del Quartetto
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