Welfare

Milano multietnica

Che lavoro fanno gli immigrati, come vivono, come si integrano. Un'inchiesta dell'istituto per la formazione al giornalismo "Carlo de Martino", oggi in anteprima al Circolo della Stampa di Milano

di Riccardo Bianchi

Sono 175.997 gli stranieri regolari a Milano. Molti di loro sono arrivati in Italia con la speranza di un futuro migliore. Ma anche per loro il momento non è dei più facili. La crisi economica si fa sentire e con effetti negativi: aumenta la precarietà, l’indebitamento, si torna al nucleo familiare come reazione al razzismo.

È quanto emerge dall’inchiesta “Milano multietnica al tempo della crisi” dell’istituto per la formazione al giornalismo “Carlo de Martino”, che sarà presentata questo pomeriggio alle 18 al circolo della stampa del capoluogo lombardo. Negli articoli vengono affrontati tutti i temi caldi relativi agli immigrati: che lavoro fanno, come vivono, come si integrano nelle scuole e nella società, tutti i problemi burocratici che devono affrontare. E le sorprese non mancano.

Per esempio aumentano i lavoratori dipendenti che, a volte su richiesta degli stessi datori, aprono una partita iva. In questo modo possono dimostrare di lavorare e non rischiano l’espulsione. Allo stesso tempo la diminuzione degli stipendi e la difficoltà di trovare un’occupazione ha fatto rinascere l’usura etnica, prestiti a tassi proibitivi (oltre il 20%) da parte di finanziarie che conoscono la capacità di risparmio delle comunità.

Nell’inchiesta si parla di molti altri aspetti. Per esempio si sfata il mito secondo il quale gran parte delle case popolari andrebbero agli stranieri: a Milano su 64.000 appartamenti, solo 20.275 (cioè il 16%) è stato dato a famiglie immigrate. Anche l’idea che le scuole con troppi bambini “di colore” non funzionino non è sempre vera. Alla primaria di via Narcisi sono l’80%, ma le maestre raccontano di amicizie e non di problemi.

Ma c’è anche un lato negativo dell’immigrazione. In Lombardia sono 1.057 i minori non accompagnati, il 65% risiede nel capoluogo. Inoltre con i suoi 3.525 carcerati stranieri, la regione è prima in Italia per immigrati in prigione. Anche se il 35% è ancora in attesa del primo grado di giudizio.

L’invito, aperto a tutti, è per le 18:00 al Circolo della Stampa di Milano in corso Venezia 16. Interverranno al dibattito l’europarlamentare PRC, Vittorio Agnoletto, l’esponente del Pdl, Daniela Santanchè, il sindacalista, Roberto Reyes, la scrittrice e redattrice di Yalla Italia!, Sumaya Abdel-Qader, il direttore di Vita – Non profit magazine, Giuseppe Frangi.

Durante l’incontro sarà proiettato anche il documentario “Milano, Gaza”, come le comunità ebraica e islamica del capoluogo lombardo hanno vissuto la guerra nella striscia. Il video parte dal un incontro tra la redazione di Yalla Italia e i giovani dell’Ugei.

L’Istituto per la Formazione al Giornalismo
“Carlo De Martino”
presenta l’inchiesta

Milano multietnica
al tempo della crisi

Intervengono al dibattito:
Vittorio Agnoletto     Europarlamentare
Daniela Santanchè      Esponente Pdl
Roberto Reyes     Sindacalista Uil – Tucs
Sumaya Abdel-Qader     Scrittrice
Giuseppe Frangi     Direttore di Vita – non profit magazine

Modera il direttore dell’Ifg Enrico Regazzoni

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