Sport
Milano, l’abbraccio dello sport paralimpico guarda a Parigi 2024
Una festa e allo stesso tempo un momento di sport. Questo sarà “Wembrace Sport 2023”, terza edizione dell’evento sportivo a scopo benefico ideato dall’associazione art4sport. Appuntamento lunedì 16 ottobre all’Allianz Cloud di Milano. In omaggio alle prossime Olimpiadi prevista anche un’emozionante sfida Italia - Francia lanciata da Bebe Vio che si è appena confermata campione del mondo per la quarta volta
Si è svolta all’insegna dell’abbraccio tra sport e inclusione, tra atleti paralimpici e sportivi, la conferenza stampa di presentazione di Wembrace Sport 2023. L’evento sportivo che lunedì 16 ottobre all’Allianz Cloud di Milano vedrà in campo atleti e personaggi del mondo dello spettacolo e dei social, ma soprattutto sarà l’occasione per la prima volta in Italia di vedere dal vivo la mascotte olimpica e paralimpica di Parigi 2024. Lanciata da Bebe Vio Grandis – reduce dalla vittoria del suo quarto titolo mondiale nel fioretto paralimpico – ci sarà anche una sfida tra Italia e Francia grazie alla partecipazione all’evento degli atleti del comitato paralimpico francese.
L’incontro con la stampa è stato moderato dalla giornalista e conduttrice tv Valeria Ciardiello e ha visto gli interventi del presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, Maurizio Molinari, capo ufficio Parlamento Europeo a Milano e responsabile media dell’europarlamento in Italia, Teresa Grandis presidente dell’associazione art4sport onlus e François Bonet, console generale di Francia a Milano. In collegamento video il presidente del Comitato italiano paralimpico-Cip Luca Pacalli e la stessa Bebe Vio. Dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli è arrivato un videomessaggio di sostegno all’iniziativa.
Sport luogo di integrazione sociale
«Lo sport è l’unico luogo di integrazione sociale», ha osservato Azzone che ha sottolineato l’importanza di guardare ai giovani «da cui dipende il nostro futuro». Il presidente ha poi ricordato la missione della fondazione che è quella di «ridurre le disuguaglianze non per rendere tutti identici, ma dare a ciascuno la possibilità di sviluppare le proprie capacità e lo sport è significativo: negli sport di squadra ci vuole l’attaccante e il portiere… a parte Giroud non tutti possono fare la stessa cosa».
Da parte sua Pancalli ha voluto sottolineare l’importanza dell’operato dell’associazione art4sport «che gioca un ruolo importante: accompagnare i sogni di tanti bambini». Dal 2009, infatti, l’organizzazione favorisce la pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi per bambini e ragazzi con amputazioni d’arto. Il presidente del Cip ha ricordato anche come «tutti gli sforzi delle federazioni e del mondo paralimpico sono poca cosa in considerazione dei numeri del nostro Paese e dell’inserimento dello sport nella Costituzione», per Pancalli sia le vittorie di Bebe Vio, come la crescita del settore con l’argento mondiale a squadre nel fioretto sia eventi come Wembrace Sport «ricordano alle istituzione ciò che va fatto perché lo sport sia davvero esigibile a cominciare da mondo scuola perché i campioni arrivano, ma è importante anche regalare un sorriso a tanti bimbi».
La sfida
Con il suo contagioso entusiasmo Bebe Vio ha presentato l’evento sottolineando come «ogni anno stiamo provando a migliorare in qualcosa» e guardando alla prossima edizione ha ricordato che la sfida Italia-Francia nel campo della scherma è «accesa, a questo mondiale ho vinto…». E a lanciare la sfida ai cugini d’oltralpe un video con la stessa Bebe Vio e… Napoleone
Gli ultimi a prendere la parola sono stati Maurizio Molinari che sottolineando anche il suo essere una persona con disabilità ha voluto ricordare che «lo sport è uno degli strumenti per neutralizzare la disabilità e tanti attraverso di esso possono raggiungere il proprio potenziale».
Barrire da abbattere
Teresa Grandis che ha richiamato la presenza dei Bebe Accademy anche a Milano, sottolineando inoltre che: «Wembrace Sport è diventato in questi anni uno degli appuntamenti immancabili nel nostro calendario. Consideriamo da sempre lo sport uno strumento privilegiato per l’inclusione e serate come questa dimostrano che le barriere esistono solo finché tutti non ci impegniamo concretamente per abbatterle. Ringraziamo il Comitato Olimpico e Paralimpico francese, i nostri partner e tutti coloro che credono nel progetto».
Infine il Console Bonet non solo ha invitato tutti a partecipare il 28 agosto 2024 all’apertura delle paralimpiadi in place de la Concorde, ma ha anche ricordato come negli ultimi quattro anni la Francia abbia triplicato i fondi per la pratica sportiva, i 3mila club sportivi inclusivi e lo sforzo di massimizzare l’accessibilità in tutti i settori.
Sport e divertimento
Lunedì 16 ottobre si terrà, come l’ha definita Bebe Vio, «una serata di puro sport e divertimento». Durante la quale (a partire dalle ore 19,30) «Avremo la possibilità di confrontarci in una serie di discipline declinate in versione paralimpica, saremo tutti nelle stesse condizioni e questo fa cadere il concetto stesso di “disabilità”. Sarà quindi un evento in cui atleti professionisti di alto livello daranno vita a uno spettacolo unico, che non vediamo l’ora di vivere insieme al pubblico».
Le discipline
Gli atleti italiani saranno impegnati contro quelli francesi in quattro differenti discipline sportive paralimpiche, scherma in carrozzina, calcio amputati, sitting volley e basket in carrozzina, in un incontro-confronto tra mondo olimpico e paralimpico. WEmbrace Sport è infatti l’evento pensato e realizzato per dimostrare che lo sport integrato è un obiettivo concreto ed è anche in grado di mantenere il livello di professionalità e competitività del contesto olimpico.
Il ricavato della serata sarà devoluto all’Associazione art4sport con l‘obiettivo quindi fornire un aiuto concreto nella pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi. I biglietti sono disponibili per l’acquisto sul sito ufficiale di Ticketmaster
Nell’immagine in apertura il tavolo della conferenza stampa nella sede di Fondazione Cariplo
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