Mondo
Milano: la festa di quartiere per dare il benvenuto ai profughi
Dal Washington Post all’indiano Industan Times, hanno fatto il giro del mondo le foto della festa di quartiere organizzata dal Comitato Zona 8 di Milano, per dare il benvenuto ai migranti trasferiti nella caserma Montello, parola d’ordine “Qui nessuno è straniero”
Non solo Goro e Gorino. Hanno fatto il giro del mondo le immagini della festa di quartiere organizzata dai residenti della zona 8 di Milano per dare il benvenuto ai migranti arrivati per essere ospitati nella caserma Montello.
Oltre mille persone sono scese in strada martedì scorso, per manifestare il desiderio di accogliere le prime 80 persone delle 300 previste, con musica, striscioni e cartelli di benvenuto, ma anche gazebo e camioncini per la vendita di street food, motto della festa: “qui nessuno è straniero”.
Video e fotografie che sono state riprese da diverse testate internazionali, dal Washington Post all’indiano, Industan Times, per una manifestazione, organizzata dal comitato di zona, che intendeva contrapporsi alle proteste di alcuni gruppi di centro-destra ed estrema destra, tra cui Lega nord, Fratelli d’Italia e Casapound, scesi in piazza nei giorni precedenti contro l’apertura della caserma ai profughi, dopo gli arrivi record degli ultimi giorni. Se fino ad alcuni mesi fa, Milano era un luogo di passaggio nel viaggio dei migranti verso il nord Europa, dopo la chiusura delle frontiere e i respingimenti, la città sta diventando sempre di più una destinazione finale obbligata per chi arriva e per chi ha provato ad arrivare al nord ma è stato rifiutato.
I 3,800 posti letto disponibili nei centri di accoglienza della città erano andati esauriti nelle scorse settimane, costringendo così diverse persone a dormire all’aperto. Da qui la decisione dell’amministrazione locale di mettere a disposizione la caserma Montello, perché, aveva spiegato il sindaco, Beppe Sala: « meglio nella caserma di Montello che in giro. Non è pensabile, soprattutto andando verso l’inverno che qualcuno dorma in strada».
«Sono davvero felice», ha detto ai microfoni di Associated Press, Zakaria Abdellahi, arrivato in Italia dall’Etiopia, tre mesi fa con la moglie. «Mi sembra di essere famoso. Ovunque guardo, mi scattano fotografie. Mi sembra di essere Obama».
Per gli organizzatori, la festa di quartiere ha rappresentato un modo per permettere alle persone di conoscersi e aiutare così l’integrazione, cercando allo stesso tempo di sciogliere le tensioni tra i residenti contrari all’apertura della caserma.
Dall’autunno del 2013, sono 108mila i migranti transitati per Milano. Dal 2013 al 2015, solo il 2% di questi ha fatto richiesta d’asilo, una percentuale schizzata oggi al 75%.
Foto: Zona 8 Solidale
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