Volontariato

Milano, inaugurato il Servizio accoglienza immigrati Caritas

La struttura promossa dalla Caritas Ambrosiana in favore delle persone straniere raccoglie l'eredità dello sportello di via Copernico

di Redazione

Inaugurato questa mattina a Milano il Servizio accoglienza immigrati (Sai), la struttura promossa dalla Caritas Ambrosiana in favore delle persone straniere. Alla cerimonia, svoltasi nella sede di via Galvani 16, hanno partecipato il prefetto, Bruno Ferrante, e il questore, Vincenzo Boncoraglio, oltre al provicario generale della diocesi di Milano, monsignor Franco Agnesi, al direttore di Caritas Ambrosiana, don Virginio Colmegna, e al responsabile dell?Ufficio diocesano di pastorale per i migranti, don Giancarlo Quadri. Il Sai ha cominciato la sua attività all?inizio di settembre, tramite uno sportello informativo (n via Copernico 1) che ha offerto consulenza a numerosi stranieri, ma anche a famiglie e imprenditori italiani, sui temi e sulle procedure della regolarizzazione che ha fatto seguito al varo della nuova legge sull?immigrazione. In occasione di quella campagna, lo sportello informativo del Sai ha realizzato 4.600 consulenze dirette e 3.300 consulenze telefoniche, il 70% delle quali rivolte a stranieri immigrati e il 30% rivolte a datori di lavoro. Lo sportello del Sai ha accompagnato imprenditori e lavoratori nella compilazione di 410 pratiche, alle quali vanno aggiunte altre centinaia di pratiche seguite dai numerosi sportelli aperti dalla Caritas nei maggiori centri della diocesi. Ora il Sai raccoglie l?eredità di quella esperienza e si propone ? tramite il lavoro di sette operatori e di una quarantina di volontari ? di fornire agli immigrati, regolari e non, un ampio ventaglio di servizi gratuiti. ?Il Sai sarà organizzato in quattro aree”, hanno spiegato Monica Molteni, responsabile dell?area stranieri di Caritas Ambrosiana, e Pedro Di Iorio, coordinatore del servizio. “Anzitutto si occuperà di consulenza legale, assistendo gli immigrati nello svolgimento delle pratiche che riguardano il loro status. In secondo luogo monitorerà e mapperà le strutture di accoglienza presenti a Milano. L?area lavoro orienterà gli stranieri alle realtà che, nel territorio, si occupano di incrociare domanda e offerta. Infine l?area famiglia metterà in contatto con i servizi sociali territoriali?. Sull?importanza di un servizio competente e di qualità rivolto a tutta la città, ha insistito anche l?arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nel messaggio inviato per l?occasione e letto da monsignor Agnesi. Il cardinale ha ricordato che ?i ritardi nella risposta (alla domanda di regolarizzazione, ndr) stanno creando notevoli difficoltà, che devono essere superate con lo sforzo concorde di tutti, per sconfiggere le condizioni di precarietà ed emarginazione che alimentano l?insicurezza del vivere civile e incrementano l?illegalità. Questo servizio competente e qualificato contribuirà a promuovere un?autentica cultura di solidarietà, davvero indispensabile per restituire alla città distensione e coesione sociale?. ?Tale coesione”, ha fatto eco don Colmegna, “si manifesta quando la persona immigrata viene considerata non solo dal punto di vista dell?utile. L?assicurazione dei diritti è d?altronde la premessa necessaria per consentire che si affermi, tra gli stranieri, una cultura del rispetto e della realizzazione dei doveri?. Il Sai si avvale dell?importante contributo di volontari, che prestano il loro tempo per l?ascolto delle persone straniere. Per supportare tale attività servono altri volontari, disponibili almeno per quattro ore alla settimana; per qualificare operatori e volontari saranno predisposti appositi percorsi formativi. Il Sai è aperto in via Galvani 16, vicino alla stazione Centrale, da lunedì a venerdì, la mattina (9-12) per l?ascolto e il pomeriggio (14-18) anche per la consulenza telefonica. Per contatti, tel. 02.67.38.02.61, indirizzo mail sai.ambrosiana@caritas.it


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