Sostenibilità

Milano fa passi da gigante verso la sostenibilità

La presidente dell'Amsa, Sonia Cantoni, fa il punto della situazione sulla raccolta differenziata della frazione umida che entro il 2014 coprirà tutto il territorio comunale

di Lorenzo Alvaro

La raccolta differenziata è una delle strade principali per la sostenibilità. A Milano in questi mesi alcuni quartieri si sono visti recapitare dalla società Amsa, l'azienda che gestisce i servizi ambientali,  un particolare cestino dei rifuti e un kit di sacchetti. Si tratta dell'inizio del progetto per la differenziazione che, dopo carta, vetro e plastica, toccherà anche i residui organici. Per capire meglio obbiettivi e benefici di questa novità abbiamo contattato Sonia Cantoni, presidente di Amsa.

Perchè avete cominciato la raccolta differenziata dell'umido?
In primo luogo perchè la raccolta differenziata a Milano era ferma intorno al 30% da parecchi anni. Era ora di provare a migliorare questa performance. La frazione umida è quella con maggior peso, più del 30%, e ha alte potenzialità di recupero. Ecco perchè l'abbiamo scelta. È l'unica che ci permette di adempiere alle nuove leggi adottate che inpongono nuovi obbiettivi in materia di differenziazione nella raccolta. Mi riferisco in particolare il testo unico in materia ambientale prevedeva un obbiettivo del 65% da conseguire entro il 2012.

Che tipo di benefici porta dal punto di vista della sostenibilità?
In primo luogo aiuta a conseguire gli obbiettivi di legge di una raccolta differenziata rilevante. La raccolta differenziata infatti non è un obbiettivo in sé, lo è in quanto aiuta il ricilo dei rifiuti. Eliminare l'umido ci permette di avere materiali da reciclare ancora più puliti, meno raccolta indifferenziata e ci consente anche la produzione di materiale fertilizzante, il compost.  

Dal punto di vista economico?
Non esiste ad oggi un ente che riconosca un contributo per la raccolta ai Comuni sull'umido, come per gli altri materiali. Si può con l'umido, attraverso impianti di compostaggio, produrre energia. Oggi non abbiamo impianti, quindi paghiamo per il conferimento e la valorizzazione del rifiuto al netto di quello che è il ricavato di chi tratta questi rifiuti.

Che tipo di risposta avete riscontrato dai cittadini?
Molto positiva. Siamo ottimisti anche rispetto all'estensione della raccolta. C'è una grande sensibilità dei cittadini sui temi della sostenibilità. La cultura è maturata forse anche grazie alle nostre campagne di informazione e comunicazione. Lo dimostrano i risultati sia quantitativi e qualitativi.

Ci può parlare dei risultati?
Le nostre stime prudenziali parlavano di una raccolta di 70 chili a persona. Ne abbiamo riscontrati invece 80. Anche qualitativamente abbiamo riscontrato risultati eccellenti. Le analisi merceologiche che abbiamo realizzato insieme alla scuola agararia del PArco di Monza. Su 9 campioni 8 hanno passato le selezioni e 6 sono nelle migliori classi di qualità.   

Quali gli obbiettivi futuri?
Estendere a tutta la città entro il 2014 la raccolta del rifiuto umido. Oggi siamo fermi ad un solo quarto del territorio Comunale.

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