Sostenibilità

Milano èqua! Tre giorni da Fair City

Al via oggi pomeriggio, giovedì 28 maggio, alla Fabbrica del Vapore "Milano Fair City", la Fiera del Commercio equo e solidale culmine della World Fair Trade Week. Fino al 31 maggio si potranno incontrare 180 produttori da 30 Paesi e 4 continenti

di Antonietta Nembri

Quattro giorni per scoprire lo zucchero delle Filippine, mandorle e cous-cous dalla Palestina, ma anche i primi incensi bio certificati Icea e non è che la punta dell’iceberg di un evento che vedrà 180 stand di produttori da tutto il mondo – attesi anche gli artigiani dal Nepal – presenti nel capoluogo lombardo in occasione di Milano Fair City. Apre i battenti oggi pomeriggio, giovedì 28 maggio alle ore 18, alla Fabbrica del Vapore la più grande Fiera del Commercio Equo e solidale “mai organizzata” come sottolinea una nota. L'evento è il culmine della settimana che ha visto Milano capirale mondiale dell'equo solidale. Proprio nella città dell'Expo, infatti, si è tenuta l'assemblea del Wfto.

Saranno presenti fino al 31 maggio 180 produttori di cibo e artigianato, da 30 Paesi e 4 continenti, in rappresentanza di oltre 3mila realtà produttive e un milione di lavoratori del movimento del Commercio Equo e Solidale mondiale. Un'occasione in cui centinaia di persone in carne e ossa confermeranno la "narrazione" del Fair Trade. E cioè che è davvero possibile "nutrire il Pianeta" rispettando l’ambiente e i lavoratori.

Un modello che da oltre 40 anni è attento ai piccoli produttori e a un’economia più giusta «Il Commercio Equo e Solidale è molto di più dei suoi prodotti: non è più solo una testimonianza, ma la prova che fare commercio senza sfruttamento è possibile e porta reali benefici. Per questo siamo a Milano proprio nel periodo dell'Expo» spiega Alessandro Franceschini, presidente di Agices- Equo Garantito. La posizione del movimento del Fair Trade è esplicitata nel position paper redatto proprio sul tema dell’Expo2015 (in allegato).

Da venerdì pomeriggio alla Fabbrica del Vapore si potrà visitare una vera e propria cittadella equa dove accanto agli stand dei produttori saranno in programma anche più di 50 eventi del programma culturale.

I protagonisti a Milano Fair City saranno soprattutto decine di produttori giunti a Milano per la World Fair Trade Week: un'occasione unica per stringere loro la mano e vedere le facce che stanno dietro ai prodotti che si acquistano in bottega. Tra i produttori dall'Asia, i più numerosi, Panay Fair Trade Center – organizzazione filippina guidata dalla battagliera fondatrice Ruth Salditos – che coltiva canna da zucchero, resistendo a gravi soprusi, tra cui nel 2014 l'assassinio del presidente Romeo Capella. C’è poi Poopoopaperè, un’azienda thailandese che realizza quaderni importati dalla cooperazione sociale Vagamondi di Formigine, in fibre alternative come cocco, buccia di banana foglie di mango e ananas, fibra di bamboo e foglie di granturco.

Parc è invece un'associazione palestinese che scavalca “il Muro" con i datteri, le mandorle e il cous cous di piccoli produttori. Nel manipolo di Wfto Africa c'è Fred Masinde, keniota, che con l'organizzazione Undugu Fair Trade supporta gli artigiani locali che lavorano la pietra saponaria, fedeli al motto "Don't give them money, give them education". Dall'America Latina, Asoprolan confeziona sull’asse Colombia-Campania – con Nco Nuova Cooperazione Organizzatauna crema al cioccolato, con il sapore forte della legalità. Tra le realtà europee spicca Syn Allois, cooperativa greca e negozio che cura i prodotti biologici dell'economia locale. E una realtà di importazione è arrivata dalla Nuova Zelanda, a completare i cinque continenti. L'elenco completo degli espositori su milanofaircity.org.

L'Italia sarà protagonista in fiera con le centrali di importazione e con le realtà e i prodotti del "domestic Fair Trade", una forma di Commercio Equo Nord-Nord che annovera progetti di agricoltura biologica sulle terre confiscate alla mafia, cooperazione sociale, economia carceraria. «Perché il rispetto delle condizioni di produzione e lavoro e non ha latitudine», dice Alessandro Franceschini. Tra i tanti prodotti di qualità che si possono definire "a Km equo", la pasta della storica cooperativa agricola marchigiana Girolomoni, i prodotti della Banda Biscotti del carcere di Verbania, mentre Calabria Solidale – rete di piccoli produttori della provincia di Reggio Calabria che promuovono valori di qualità e legalità – producono olio, essenze, conserve e vino.

«Il messaggio più forte della World Fair Trade Week e di Milano Fair City – forse il più grande evento realizzato a Milano nel 2015 fuori da Expo – è che non esiste possibilità di nutrire il pianeta in modo equo e sostenibile senza occuparsi di politica ed economia» conclude Giorgio Dal Fiume, presidente di Wfto Europa. «Il Commercio Equo europeo ha mantenuto la sua anima politica, centrata sulla critica alle regole del commercio internazionale, e ha dimostrato che è possibile fare economia rispettando criteri di equità sociale».

Milano Fair City è un evento della World Fair Trade Week organizzato da Wfto World Fair Trade Organization e Equo Garantito. L'ingresso alla manifestazione e agli eventi in programma è gratuito

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