Sostenibilità

Milano e provincia: nasce il “Comitato per l’attuazione dei referendum sull’acqua bene comune”

Dopo la vittoria dei referendum del 12-13 giugno, in Italia il movimento per un servizio idrico pubblico, trasparente e partecipato non si ferma.

di Acra

Oltre 26 milioni di italiani hanno affermato che l’acqua è un bene comune, la sua gestione deve poter rimanere pubblica e non può diventare fonte di profitto: un risultato del genere non può non essere valorizzato.

A Milano, il 28 giugno 2011 il comitato referendario “2 sì per l’acqua bene comune di Milano e Provincia”, di cui ACRA fa parte, si è trasformato nel “Comitato per l’attuazione dei referendum sull’acqua bene comune”: una rete ampia e partecipata che si pone come obbiettivo l’effettivo recepimento dei risultati dei referendum nell’assetto normativo che regola il settore idrico in Italia, dialogando con le istituzioni a livello locale, regionale e nazionale.

Il punto di partenza della campagna è l’iniziativa di legge popolare sull’acqua per la quale nel 2006 furono raccolte oltre 400.000 firme: la proposta, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e mossa dagli stessi principi dei quesiti referendari, è depositata in Parlamento da 4 anni. La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha iniziato a discuterla il 7 luglio 2011.

A livello territoriale, il comitato si propone di avviare un tavolo con Regione Lombardia al fine di intervenire sulla legge regionale che – prima in Italia – aveva attuato il decreto Ronchi. Continua inoltre la campagna di modifica degli statuti dei Comuni per affermare che l’acqua è un bene comune: nel capoluogo lombardo si approfondirà l’interlocuzione con MM per chiedere Case dell’Acqua, fontanelle pubbliche e l’adozione dell’acqua di rubinetto come bevanda ufficiale del Consiglio Comunale. A questo proposito, il “Comitato per l’attuazione dei referendum sull’acqua bene comune” ha già incontrato il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo.

In concreto, le prime proposte del comitato per una gestione pubblica, efficiente, democratica e solidale del servizio idrico sono l’unificazione degli ATO di Milano e Provincia, la riunificazione delle società patrimoniali, di gestione e di erogazione del servizio, la messa a punto di meccanismi che garantiscano trasparenza e partecipazione dei cittadini alla gestione di un servizio pubblico così essenziale.

Per chi desiderasse riflettere ulteriormente sugli scenari che si aprono in merito a livello lombardo, il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua e il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua organizzano un convegno dal titolo “Dopo i Referendum per l’acqua pubblica – Per un governo pubblico dell’acqua in Lombardia” venerdì 15 luglio 2011 ore 9.30 – 14.00 presso la Camera del Lavoro di Milano.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.