Cultura

Milano: don Colmegna vivrà nella Casa della Carità

Presidente della Fondazione Casa della Carità, andrà a vivere in via Brambilla, ma per il momento rimane direttore della Caritas Ambrosiana

di Antonietta Nembri

La Casa della Carità sarà inaugurata il prossimo 24 novembre, sarà un luogo di ospitalità. Ed è proprio in via Brambilla, nel quartiere di Crescenzago a Milano che anche fisicamente si trasferirà don Virginio Colmegna, direttore della Caritas Ambrosiana e presidente della Fondazione Casa della Carità.
Don Colmegna parla a margine della conferenza stampa dedicata alla presentazione del bilancio dei primi sei mesi di Carta Equa. ?La Diocesi valuterà se continuerò a ricoprire il ruolo di direttore della Caritas. Attualmente lo sono ancora?, ha precisato dopo le notizie stampa sul suo imminente trasloco. Quello di presidente della Fondazione Casa della Carità è un incarico che si trova in linea di continuità con il lavoro svolto alla Caritas.
?Ho dato la mia disponibilità ad andare lì. E? una mia scelta. Questa Casa si inserisce nel tragitto della Caritas e vi è una profonda armonia. Il cardinale Tettamanzi ha condiviso questa scelta?, ha spiegato ancora don Colmegna che ha approfittato dell?occasione per ricordare la genesi di questa realtà voluta dal Cardinal Martini che l?ha lasciata alla città come luogo di ospitalità. La fondazione ha come garanti il sindaco pro tempore della città e l?arcivescovo. ?Non è la casa dei poveri?, ha detto don Colmegna, ?ma un luogo in cui sperimentare anche culturalmente la categoria dell?ospitalità?.
La casa di via Brambilla potrà ospitare fino a duecento persone, in attività diurna e notturna, ospiti privilegiati gli homeless, ci saranno posti letto per uomini (una cinquantina) e donne (45), ma anche due appartamenti per donne con bambini e dieci posti letto per disagiati psichici, l?appartamento dove vivrà don Colmegna anche con altri sacerdoti, ci sarà poi uno spazio per i giovani che volessero condividere questa esperienza. ?Ci saranno anche due camper per le unità di strada. E nella palestra si farà l?Accademia della Carità?, ha illustrato don Virginio presentando anche un programma di massima per corsi di orientamento con moduli dedicati al volto invisibile della città, alla psichiatria e al disagio, alla comunicazione e alla mediazione culturale.

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