Profit e non profit

Milano, dal tetto della parrocchia energie per l’inclusione

Banco dell’energia, Edison e Caritas ambrosiana unite nel progetto di produrre energia da fonti rinnovabili e sostenere economicamente le famiglie in situazioni di povertà energetica

di Alice Rimoldi

Campanili e pannelli fotovoltaici, uno accanto all’altro sui tetti della chiesa di San Martino e del Refettorio ambrosiano in Piazza Greco a Milano: nasce la Comunità energetica rinnovabile solidale – Cers SOLEdarietà, un progetto di Banco dell’energia ed Edison con Caritas ambrosiana, «in un luogo in cui la solidarietà è un concetto centrale» fa notare l’amministratore delegato di Edison energia Massimo Quaglini.

Energie pulita sui tetti della parrocchia

La comunità produrrà di energia, pulita e da fonti rinnovabili, attraverso gli impianti fotovoltaici donati ed installati da Edison sui tetti del Refettorio ambrosiano e della chiesa di Santa Maria Goretti in via Gioia, che saranno quindi soggetti prosumer (produttori e consumatori di energia). Nel progetto, solo come consumatori, son coinvolti anche il rifugio notturno di via Sammartini, il centro diurno Bassanini – La Piazzetta e la parrocchia San Martino di Piazza Greco.

In questo modo le strutture dotate di pannelli avranno un risparmio in bolletta dovuto all’autoconsumo dell’elettricità e il gestore dell’energia verserà sia un incentivo per l’uso dell’energia da parte delle strutture consumatrici, sia per la vendita dell’energia non usata. I soldi così raccolti confluiranno in un fondo per il sostegno alle famiglie toccate dalla povertà energetica segnalate dai centri di ascolto Caritas (in Italia si calcola che siano il 7,7% delle famiglie, ovvero 2 milioni di nuclei).

Tredicimila euro da impiegare bene

In tutto si tratterebbe di circa 13mila euro annui ricavati dagli incentivi. Il risparmio in bolletta sarebbe invece di 6.700 euro all’anno, gli impianti dovrebbero infatti produrre 107 megawatt ora a fronte di un consumo di 330 megawatt ora.


La povertà energetica non si concretizza però solo nell’impossibilità di sostenere i costi delle bollette, ma anche nel non poter sostituire o manutenere elettrodomestici ed infissi per poter consumare di meno. A questo va aggiunta la poca consapevolezza su come risparmiare energia ed efficientare i propri consumi. Tra gli obiettivi della comunità si trovano anche più educazione e informazione in materia di risparmi energetici (che già Caritas aveva iniziato a fare con dei tutor) e il sostegno all’acquisto e alla sostituzione degli elettrodomestici per le famiglie coinvolte. Questo progetto parallelo, in programma per i prossimi mesi, è denominato Inclusione in rete e si affiancherà ad uno studio sui benefici sociali, economici ed ambientali che ne deriveranno.

I protagonisti: «Modello da replicare»

Sia Caritas ambrosiana che i partner Banco dell’energia e Edison sperano di ampliare presto questo modello, che anche il comune di Milano pianifica di applicare in più zone della città. Le Cer infatti autoproducono energia da fonti rinnovabili garantendo così, oltre ai risparmi in bolletta per chi ne fa parte e gli incentivi versati dal Gestore dei servizi energetici – Gse «di contrastare il cambiamento climatico e prevenire fenomeni irreversibili negli anni futuri. Le Comunità energetiche solidali rappresentano infatti uno degli strumenti fondamentali per la transizione energetica, ma possono anche favorire l’aggregazione sociale e la sensibilizzazione verso un uso consapevole dell’energia e una riduzione degli sprechi», come spiega Laura Colombo, segretario generale del Banco dell’energia. Nella declinazione solidale delle Cers, i ricavi vanno a favore di chi ha più bisogno, coniugando la cura per il prossimo con quella per la natura, nel solco delle parole più volte pronunciate da Papa Francesco e contenute «nell’enciclica Laudato si’

Energie contro le diseguaglianze

«Fare comunità energetica significa allora non solo produrre energia in modo più pulito e distribuirla in modo più razionale, e non solo dare una mano a chi fatica a pagare le bollette e le utenze: significa provare a rendere più coesi e dunque vivibili un quartiere e una città, facendo delle battaglie ambientali un’occasione per ridurre, e non acuire, le diseguaglianze sociali», sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas ambrosiana. Questa comunità è la prima lombarda realizzata dall’ente non profit Banco dell’energia e da Edison come parte dell’iniziativa “Comunità energetiche solidali”, dopo quella costituita a Roma. La partnership ha permesso la donazione da parte di Edison di un milione di euro in impianti ed installazioni di pannelli fotovoltaici in tutta Italia, mentre Banco dell’energia (fondata nel 2016 da A2A) si occupa di assistere le famiglie in povertà energetica nel pagamento delle bollette e di fare formazione sull’efficientamento.

Qui, nel Refettorio ambrosiano, dove ogni giorno si nutre chi ha bisogno recuperando cibo che altrimenti verrebbe sprecato, anche la luce del sole verrà riciclata e durante l’inverno darà luce e calore.

Nella foto di apertura, di Claudio Furlan / LaPresse, il Refettorio ambrosiano.

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