Sostenibilità

Milano, capitale dell’ambiente sostenibile

Apre oggi il Festival internazionale dell'Ambiente. Fino all'11 giugno, oltre 130 esperti proveranno a immaginare una città a misura d'uomo. Con il Terzo settore in prima linea

di Maurizio Regosa

È il primo. Non sarà l?ultimo. Parliamo del Festival internazionale dell?ambiente apertosi stamani a Milano (nella giornata mondiale dell?ambiente). Un impressionante numero di eventi, fra dibattiti, tavole rotonde, manifestazioni e visite guidate, spettacoli teatrali e cinematografici, che si snocciolerà, in diversi luoghi cittadini e non, durante il giorno e nelle serate, da oggi sino all?11 giugno. (Per il calendario completo delle iniziative, che sono tutte gratuite, cliccare www.festivaldellambiente.com).

Oltre 130 relatori si confronteranno sul clima, le energie rinnovabili, i rifiuti, la biodiversità, l?architettura sostenibile, l?educazione ambientale, l?inquinamento analizzando buone prassi e portando testimonianze.
La chiave, e l?urgenza, è ovviamente individuare un percorso virtuoso che renda alleati sviluppo economico, qualità della vita e sostenibilità ambientale (come ha sottolineato, in un suo messaggio d?auguri, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi).

Obiettivo ambiziosissimo che intreccia competenze, settori, istituzioni diverse. Non a caso il Festival, coordinato da Fiera Milano, è promosso da Regione Lombardia, Provincia, Comune di Milano, Camera di commercio e Ministero dell?ambiente. Alleati per cercare di individuare proposte e soluzioni (anche attraverso il confronto con esperienze internazionali), in vista dell?Expo 2015.

Va da sé che le soluzioni, se devono essere accompagnate dalla scienza e dalla tecnologia e sostenute dalla politica, hanno la necessità di essere messe in pratica anche dai singoli. Non è possibile imporre dall?alto un cambiamento di stile di vita. «Vi sono quindi più livelli di responsabilità» ? ha detto Letizia Moratti, primo cittadino di Milano ? aprendo i lavori: «le agenzie internazionali, i governi, le autorità locali, sempre più collegate in reti, e soprattutto le persone, i cittadini».

D?altro canto, è però vero che il confronto fra sviluppo e ambiente ha una sua specifica concreta complessità rispetto alla quale è necessario un nuovo atteggiamento «che metta da parte le ideologie e permetta di costruire un nuovo umanesimo», come ha ricordato il governatore Roberto Formigoni individuando due sfide: lo sviluppo capillare di un nuovo rispetto dell?ambiente e la promozione di uno sviluppo positivo che utilizzi scienza e tecnica. Né vanno trascurate le potenzialità ? ha proseguito il presidente Formigoni – «offerte da una finanza eticamente attenta e da alcune esperienze del non profit». Un contributo essenziale, non vi è dubbio, che si deduce anche dall?alto numero di soggetti dell?associazionismo e del Terzo settore coinvolti nei diversi eventi del Festival. Un contributo da valorizzare ulteriormente giacché come ha ricordato Filippo Penati «la sfida ambientale la si vince anche immaginando nuove collaborazioni e partnership fra pubblico e privato».

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