Sostenibilità

Milano, caldaie spente e aria più pulita

Il provvedimento del Comune disattiva 185mila impianti responsabili del 21 % delle emissioni di mp10

di Redazione

Da oggi si respira di più a Milano. Il Comune ha decretato lospegnimento di 185mila impianti (150mila autonomi e 35mila centralizzati) in case e uffici del capoluogo lombardo. I riscaldamenti sono tra i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico in città: la percentuale di Pm10 prodotta dalle caldaie è pari al 21% del totale annuo che diventa il 44% nei mesi invernali. Lo rende noto un comunicato del Comune di Milano.Le disposizioni che regolano lo spegnimento delle caldaie non si applicano ad ospedali, case di cura, scuole materne e asili nido, alberghi, pensioni e stabili adibiti ad piscine e saune.

“Lo spegnimento degli impianti di riscaldamento – ha detto l’assessore comunale alla Mobilità, trasporti e ambiente, Edoardo Croci – elimina un’importante fonte di emissioni e di inquinamento. In particolare il Comune è impegnato nel promuovere sistemi di riscaldamento puliti attraverso il potenziamento del piano di teleriscaldamento e mediante incentivi per la sostituzione delle caldaie a gasolio con sistemi puliti”.

Secondo il Comune oggi la principale responsabilità delle emissioni di Pm10 è comunque da attribuirsi al gasolio: il 34% degli autoveicoli è alimentato a gasolio ed è responsabile dell’84% delle emissioni di polveri sottili, mentre il 31% della potenza termica istallata negli stabili è a gasolio e produce l’84% delle emissioni da impianti termici civili.

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