Non profit
Milano: Anva, aggressione a senegalese è colpa dell’abusivismo
Così l'associazione venditori ambulanti
di Redazione
«L’aggressione ai danni del senegalese e’ conseguenza del “malcontento e della percezione di insicurezza nei confronti dell’abusivismo, che ormai ha raggiunto dimensioni intollerabili».
E’ questo il parere dell’Anva-Confesercenti di Milano, l’associazione venditori ambulanti, in merito all’episodio di violenza ai danni di un venditore ambulante abusivo avvenuto ieri a Milano.
«Episodi di violenza e discriminazione come questo sono riprovevoli -afferma Francesco Sacco -presidente dell’Anva Confesercenti del capoluogo lombardo- ma e’ anche vero che se l’amministrazione Comunale non prendera’ il prima possibile seri provvedimenti, istituendo la vigilanza fissa nei mercati, che la nostra Associazione chiede da tantissimo tempo, si rischia che il malcontento tra gli operatori si accentui, sfociando in casi estremi ed incontrollabili come quello accaduto». Secondo Sacco gli operatori commerciali milanesi sono tra i piu’ controllati dagli organismi preposti alla vigilanza. Questo “determina -continua Sacco- un particolare senso di frustrazione, laddove a fronte di stringenti controlli agli operatori regolari si assiste ad un totale lassismo nella prevenzione e repressione dell’abusivismo”. Da diverso tempo, si legge in una nota dell’Anva, l’associazione chiede un maggiore impegno da parte delle istituzioni e delle forze di vigilanza per garantire una maggiore sicurezza e funzionalita’ nei mercati e per ridurre l’abusivisimo. Una richiesta che, per Sacco, deve essere presa in considerazione in “questo periodo di crisi dei consumi”. Il Comune di Milano, secondo l’Anva, deve prendere atto “dell’importanza sociale e economica” dei mercati e deve assumere “decisioni politiche coerenti, da concretizzare attraverso azioni finalizzate alla loro salvaguardia e qualificazione”.
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