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Milano: 20mila giovani a rischio suicidio

Sono questi i risultati di una ricerca sul fenomeno del suicidio e del tentato suicidio in Italia realizzata dal Crisis Center dell'associazione Onlus "L'amico Charly"

di Redazione

Per i giovani tra i 15 e i 24 anni è la seconda causa di morte; in Italia la regione più a rischio è la Lombardia, con Milano, la Valtellina e la Val Seriana le zone più critiche. E i giovani tra i 10 e i 20 anni a rischio, sono, a Milano e provincia, 20.000. Sono questi i risultati di una ricerca sul fenomeno del suicidio e del tentato suicidio in Italia realizzata dal Crisis Center dell’associazione Onlus “L’amico Charly”, che ha presentato oggi il progetto sperimentale, unico in Italia, del primo servizio ospedaliero per l’assistenza ai giovani che hanno tentato il suicidio. All’interno dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano saranno disponibili alcuni posti letto presso i reparti di Pediatria e Medicina per fornire ai pazienti un’assistenza specializzata integrata con il Dipartimento di salute mentale e un percorso di psicoterapia condotto da un gruppo di esperti che, diretti dal professor Gustavo Pietropolli Charmet opera presso il Crisis Center dell’Amico Charly. “In Francia e negli Usa il suicidio è la prima causa di morte tra i 14-20enni, mentre da noi è la seconda. Siamo di fronte a una situazione quasi epidemica”, ha detto Charmet. Secondo lo specialista “dobbiamo capire che esiste purtroppo un nuovo tipo antropologico: il ragazzo con la morte addosso”. Il fenomeno, secondo l’associazione, “sta assumendo un carattere di vera emergenza sociale in Lombardia, che detiene il triste primato del più alto numero di suicidi in Italia di giovani di età compresa tra gli 11 e i 24 anni, con punte massime attorno ai 16 anni. E a Milano e provincia, i casi di tentato suicidio arrivano fino a 1.000/1.500 all’anno”. I dati utilizzati per la ricerca si riferiscono alle statistiche giudiziali penali dell’Istat, che tuttavia, spiega “L’amico Charly'”, presentano una sostanziale sottostima del fenomeno, poiché in molti casi di morte per suicidio vengono classificate come “incidenti”. In particolare, per i minori di 14 anni, il fenomeno è probabilmente quasi totalmente sommerso, poiché spesso gli adulti preferisco credere che i bambini non si suicidino. Secondo lo studio anche il tentato suicidio è sottostimato: 3 gesti su 4 rimangono al di fuori della statistiche ufficiali. Secondo un’indagine effettuata dal Crisis Center dell’Amico Charly nelle scuole superiori della Lombardia attraverso la somministrazione di questionari (“self report”) mirati al rilevamento delle percentuali di adolescenti a rischio di suicidio e le loro caratteristiche, i dati risultanti appaiono due o tre volte superiori alle registrazioni statistiche. In particolare, “le stime più attuali considerano che su una popolazione di Milano e provincia di circa 500.000 giovani tra i 10 e i 20 anni, i giovani a rischio possono essere attorno al 4 per cento, per cui circa 20.000”.

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