MIGRANTI. Un convegno del network europeo sulla salute

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L’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni migranti e per il Contrasto delle malattie della Povertà (INMP) di Roma in collaborazione con la Commissione Europea – Direzione Generale per “Salute e la Tutela dei Consumatori” ha organizzato un conferenza per presentare il network europeo scientifico su salute, migranti e povertà. L’iniziativa si svolgerà a Roma dal 24 al 26 novembre,  presso la Sede Centrale dell’INMP, Aula Agostini, dalle 12 via di San Gallicano 25/a.

La Conferenza lancerà un progetto essenziale riguardante l’avvio di una collaborazione fra gli stati membri dell’UE, in cui la costruzione di una rete informatica per la condivisione delle esperienze rivolte alla salute sui migranti e sulla povertà, è un primo storico passo. Lo spazio illimitato della rete sarà utilizzato per migliorare i metodi per la promozione della salute ed i procedimenti socio-economici diretti a gruppi svantaggiati delle popolazioni. Per aumentare le informazioni sulle strutture specializzate nell’assistenza sanitaria alla popolazione migrante e a quella in condizione di povertà. Per confrontare terapie e sistemi diagnostici, soprattutto per patologie poco conosciute e malattie riapparse in modo rilevante. Per avviare una più efficace formazione per le diverse figure professionali e per una completa mappatura europea che contenga i programmi di sanità pubblica. 

Stati di povertà e di salute determinano destini diversi per 72 milioni cittadini europei in condizioni di miseria, con un’aspettativa di vita più corta di circa 10 anni. In Italia l’emergenza sociale riguarda 15 milioni di persone di cui 7,5 ufficialmente sotto la soglia di povertà. Per moltissime persone una malattia porta con sé, oltre le preoccupazioni di salute, la necessità di affrontare le spese per le cure e le visite, incalcolabile è il numero delle famiglie impoverite per i costi sostenuti. L’impossibilità di far fronte alle somme richieste, soprattutto per la popolazione migrante, (50 milioni di immigrati in Europa, un terzo degli emigranti di tutto il mondo), associata alla mancata uniformità dei servizi sanitari sul territorio, produce la maggior parte dei ricoveri per patologie contratte sul continente.