Welfare

Migranti: sì alla libera circolazione ma con documenti e risorse

Questo hanno pattuito Francia e Italia

di Redazione

Le discussioni di oggi tra Italia e Francia sulla gestione alle frontiere dei flussi di immigrati tunisini erano molto attese. «Sono molto importanti per arrivare ad una soluzione europea del problema», ha detto il portavoce della Commissione europea, Olivier Bailly, riferendosi proprio all’incontro di Milano tra i ministri degli Interni di Roma e Parigi. «C’è la necessità di coordinare le azioni prese dai due Paesi, che ci sia un coordinamento politico», ha sottolineato, «I colloqui di oggi sono molto importanti per chiarire», le rispettive posizioni e per «permettere di avanzare verso una soluzione europea» in vista della riunione dei ministri degli Interni dei 27 che si terrà lunedì a Lussemburgo. «È importante che si arrivi ad un accordo» prima di quella data, ha fatto eco il portavoce del commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmstroem, Marcin Grabiec, ricordando come «le decisioni prese da un Paese abbiano conseguenze anche sugli altri».

Ma qual’è stato l’esito del delicato faccia a faccia?

Gli immigrati a cui sarà assegnato il permesso di soggiorno temporaneo da parte dell’Italia avranno la possibilità di circolare liberamente negli altri paesi europei, nel rispetto degli accordi Schengen. Ma i singoli paesi avranno la possibilità di verificare che gli immigrati abbiano documenti di circolazione e risorse economiche sufficienti. Questo in breve l’esito dell’incontro tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni, e l’omologo francese, Claude Gueant. «Siamo d’accordo», ha detto Gueant, «sul rispetto stretto delle norme. Gli immigrati con un permesso di soggiorno temporaneo avranno la possibilità di circolare nel rispetto degli accordi di Schengen, che prevedono anche documenti di circolazione e risorse economiche. Dipenderà dai singoli Paesi», ha aggiunto il ministro degli Interni francese, «verificare queste condizioni».

 

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