Salute
Migranti in cerca di cure
Molti hanno bisogno dei nuovi farmaci anti Aids, altri ancora investono tutti i loro denari per essere assistiti dai medici italiani. Come nel Centro S. Gallicano di Roma
E migrare non in cerca di un lavoro, ma della salute. Sempre più immigrati, infatti, giungono in Italia per tentare di curare virus come l’Aids o gravi malattie infettive e dermatologiche. Non si tratta di poveri, ma di persone abbienti o abbastanza ben posizionate economicamente, pronte ad investire tutti i loro risparmi nei servizi offerti dalle strutture sanitarie italiane pur di salvarsi o di guarirsi. Cosa che negli ospedali dei Paesi del Sud del mondo non
sarebbe stata possibile.
Il fenomeno è senz’altro particolare e si sta trasformando, di fatto, in una vera e propria nuova forma di immigrazione: l’ospedale San Gallicano di Roma è uno dei luoghi della sanità italiana che sta registrando tale fenomeno. «Ad esempio, dal 1985 al ‘98, il nostro Servizio di medicina preventiva delle migrazioni, del turismo e di dermatologia tropicale ha registrato 93 casi di infezione di Hiv». A parlare è il dottor Luigi Toma, che spiega: «Nei Paesi del Sud del mondo è praticamente impossibile disporre dell’ultima terapia antiretrovirale contro l’Aids, spesso conosciuta come cocktail». Così, i cosiddetti “viaggi della speranza” per sconfiggere l’Aids sono intrapresi soprattutto da africani, ma anche da latinoamericani ed asiatici. In aumento anche le persone provenienti dall’Est europeo. Individui giovani, di età compresa tra i 20 e i 45 anni, per il 60% uomini.
Ma ci sono altre malattie trasmesse, indirettamente o direttamente, a livello sessule, per le quali questa particolare tipologia di immigrati chiede aiuto ai medici italiani: in prima posizione c’è la scabbia, seguita dall’uretrite non gonocoggica, dalla vaginite, dalla sifilide primaria e secondaria, dall’herpes genitale e dalla pitiriasi del pube. «La scelta di lasciare il loro Paese per venire a curarsi in Europa», aggiunge il dottor Toma, «può spesso significare per queste persone investire tutti i propri averi, anche a rischio di condurre una vita peggiore». Dal 1985 al settembre 1999, il Servizio di medicina preventiva delle migrazioni ha effettuato quasi 35mila prime visite; nei primi mesi del 1999 allo scorso 30 settembre, i suoi medici hanno curato 5.122 persone.
Il Servizio di medicina preventiva delle migrazioni, aperto tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 12,30 (martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 18) e il cui responsabile è il dottor Aldo Morrone offre anche lo speciale punto di informazione “Aids on line”, al sito Internet
www.romacivica.net
Info: Istituto San Gallicano, Servizio di medicina preventiva delle migrazioni, del turismo e di dermatologia tropicale Tel: 06.58543780 oppure 06. 58543739.
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