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MIGRANTI. “I loro racconti sull’arrivo, una dignità estrema”

Le impressioni di Roberto Piumini, celebre scrittore per i giovanissimi ed editor di "Luoghi comuni", mostra di storie di immigrati al loro ingresso in Italia che in questi giorni gira sui mezzi Atm milanesi e poi arriverà a Roma.

di Daniele Biella

Fino a luglio nei mezzi pubblici di Milano c’è la mostra Luoghi comuni – piccole storie migranti, 12 storie vere di migranti al loro arrivo in Italia. Raccolti dalla fondazione lettera27, i testi hanno avuto un editor d’eccezione, il poeta e scrittore per ragazzi Roberto Piumini, che vita.it ha intervistato.

Come ha trovato gli scritti dei migranti?

Ricchi, coloriti, molto vicini all’oralità del narrare e con un intenso “sapore” etnico: ogni storia ha ben presente le proprie origini e, nonostante contenuti spesso duri da digerire, conserva un decoro estremo, una dignità che non è mai un lamento.

Che impatto avrà l’iniziativa sulla cittadinanza?

Siamo nelle braccia di Giove. Ovvero, non si possono fare previsioni. La mostra è una bella scommessa culturale. Di certo ispirerà curiosità, soprattutto ai giovani: il loro sguardo verso lo straniero non è influenzato dalle ideologie che hanno molti adulti.

L’Italia è un paese accogliente?

La mia è una valutazione amara in merito. Noi, a differenza di Germania, Francia, abbiamo un’identità più fragile, insicura, e l’immigrato non trova un “italiano” preciso con cui confrontarsi. Questo genera chiusura da entrambe le parti, e nasce la paura attuale dell’altro, del diverso.

 


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