Volontariato

Migrant Banking: un libro di Marco Marcocci

Il ricavato della vendita del libro sarà totalmente devoluto in beneficenza al 'Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio'

di Redazione

I migranti come nuova possibile ‘frontiera’ del sistema bancario italiano. Il cosiddetto ‘migrant banking’, infatti, conta una platea sempre piu’ vasta di clienti, ai quali pero’ sono riservate ancora poche opportunita’. Uno scenario descritto nel libro ‘Migranti e banche’ di Marco Marcocci, edito da ‘Editrice Don Chisciotte’.

”L’idea del libro -spiega a LABITALIA l’autore, che di mestiere fa il dirigente bancario- nasce dalla mia attivita’ lavorativa quotidiana, visto che mi occupo spesso di rimesse bancarie degli immigrati verso i loro paesi d’origine”. Il libro, diviso in quattro capitoli, parte dai dati sul fenomeno migratorio regolare nel nostro paese e dai contatti che gli stranieri hanno con il sistema bancario e affronta le potenzialita’ di questo nuovo segmento di mercato.

E, soprattutto, denuncia che il sistema creditizio italiano offre ancora poco ai migranti ‘bancarizzabili’, che sono solo quelli regolarmente residenti nel nostro paese. Ad oggi, infatti, il ‘migrant banking’ e’ limitato alle operazioni legate alle cosiddette ‘rimesse’ degli immigrati verso il loro paese d’origine. Un valore che complessivamente, nel 2006, secondo il ‘Dossier statistico Immigrazione’ di Caritas/Migrantes, ammonta a 4,3 miliardi di euro, calcolando le rimesse ‘formali’, inviate cioe’ attraverso banche, posta, money transfer.

‘L’obiettivo del libro -sottolinea Marcocci- e’ proprio quello di far aprire gli occhi al sistema bancario, perche’ gli istituti di credito, anche se offrono gia’ una serie di servizi a questo nuovo segmento di clientela, dovrebbero incrementare questa offerta, perche’ spesso gli immigrati hanno le nostre stesse esigenze”.

Per chi poi non puo’ usufruire dei sevizi bancari, perche’ ad esempio ha un permesso di soggiorno solo temporaneo nel nostro paese, i problemi aumentano: ”Devono utilizzare -sottolinea Marcocci- i ‘money transfer’ per inviare soldi nel loro paese d’origine, con un costo doppio rispetto alle tariffe bancarie”. Esistono poi pratiche totalmente illegali: ”Ci sono i cosiddetti ‘banchieri di strada’: persone che godono di grande fiducia -spiega l’autore- all’interno della comunita’ d’origine e a cui i migranti affidano i loro soldi per farli arrivare ai parenti”.

Nel volume, Marcocci ha inserito, oltre a diversi studi e ricerche sul fenomeno, anche delle interviste realizzate a immigrati, per strada: ”Mi hanno confermato -ha dichiarato- che il problema maggiore consiste negli alti costi per l’invio delle rimesse verso i paesi d’origine”.

E proprio agli immigrati si rivolge il libro, per fornire loro indicazioni sui servizi offerti dalle banche: ”Ma anche agli operatori degli istituti di credito -aggiunge Marcocci- come strumento formativo per affrontare le esigenze di questo nuovo e interessante segmento di clientela. In particolare -conclude- consiglio di calibrare le offerte bancarie sulla base dei progetti migratori: ad esempio un immigrato che vuole restare nel nostro paese sara’ interessato a diverse possibilita’ di mutuo”. A completare il volume una vera e propria ‘rassegna stampa’ di tutte le notizie pubblicate sull’evoluzione del ‘migrant banking’. Il ricavato della vendita del libro, del costo di 10 euro, sara’ totalmente devoluto in beneficenza al ‘Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio’, che si occupa di microcredito in Ecuador.


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