Economia

Microfinanza a impatto sociale

In quasi 8 anni, circa 700 imprenditori e più di 2.700 famiglie sono passati dall’essere non bancabili a bancabili in seguito all’erogazione di un microcredito. I dati saranno presentati venerdì 14 dicembre nel corso di un evento organizzato dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore nata nell’ambito del programma “Cariplo Social Innovation” di Fondazione Cariplo

di Redazione

“Microfinanza a impatto sociale: i numeri di PerMicro”, questo il titolo dell’evento in programma venerdì 14 dicembre alla sala convegni di Intesa Sanpaolo a Milano (ore 10 – 12,30) durante il quale saranno presentati i risultati delle nuova ricerca a cura del Centro Tiresia – Politecnico di Milano sull’impatto sociale di PerMicro, primaria società di microfinanza in Italia, supportata dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore che detiene una partecipazione del 5,7% del suo capitale sociale.
L’evento è organizzato dalla stessa Fondazione che nasce nell’ambito del programma “Cariplo Social Innovation” di Fondazione Cariplo con la missione appunto di supportare soggetti che svolgono attività a impatto sociale e ambientale e, al contempo, fare cultura sul tema della stima di impatto sociale.

Tra i numeri presentati, che tenevano in considerazione l’impatto dei microcrediti erogati da PerMicro alle imprese e alle famiglie tra il 2009 e il 2016, risulta importante l’impatto che PerMicro genera rispetto all’accesso al credito. In quasi 8 anni, infatti, circa 700 imprenditori e più di 2.700 famiglie sono passati da essere non bancabili a bancabili in seguito all’erogazione di un microcredito da parte di PerMicro, unitamente ai servizi di monitoraggio e assistenza ausiliari al microcredito, forniti dalla Rete di PerMicro e da quella dei Mentor volontari dell’associazione MicroLab. Oltre all’aumento dell’inclusione finanziaria è importante evidenziare l’aumento del benessere sociale che è stato generato dalla possibilità di ricevere un microcredito da PerMicro, per esempio, il 65% dei richiedenti famiglia ritiene che il microcredito ricevuto abbia migliorato il proprio livello di benessere economico.

Lo studio evidenzia inoltre un beneficio per l’amministrazione pubblica in termini di aumento delle entrate statali: sono stati incassati dallo Stato circa 46 milioni grazie ai microcrediti alle imprese e circa 12 milioni in 8 anni grazie ai finanziamenti alle famiglie, grazie all’aumento degli utili del mondo dell’impresa e del reddito IRPEF imponibile come effetto dei microcrediti erogati. Significativo è anche il dato di riduzione della spesa pubblica, circa 9,6 milioni di euro l’anno, grazie a una riduzione dei sussidi statali necessari e minori costi amministrativi ad essi associati.

Il consigliere della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Davide Invernizzi, dichiara che «è con piacere che la Fondazione ha deciso di organizzare questa giornata di condivisione in grado sicuramente di stimolare il dibattitto sul tema dell’impatto sociale. Sin dall’inizio della sua attività, infatti, la Fondazione ha identificato come prioritario il tema della stima dell’impatto sociale quale contributo da apportare all’intero ecosistema dell’impact investing sia diffondendo le migliori pratiche esistenti sul mercato sia partecipando attivamente e con un approccio hands-on allo sviluppo di adeguate metodologie».
L’Ad di PerMicro, Andrea Limone, aggiunge: «Il focus della ricerca sul nostro impatto sociale dedicato ai giovani imprenditori under 35, conferma che il 72% di loro ha dichiarato che la propria vita è migliorata grazie a una maggiore indipendenza economica e decisionale. Ma soprattutto, 1 giovane imprenditore su 2 ha avuto accesso a forme di finanziamento tradizionale, dopo il prestito di PerMicro. Migliorare i rapporti dei nostri clienti con le banche tradizionali e fare sì che si sentano inclusi e sempre più indipendenti è il cuore della mission di PerMicro: nel futuro ci auguriamo di poter raggiungere sempre più individui e imprese attraverso una nostra presenza capillare sul territorio italiano».

Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e direttore di Tiresia, presentando i risultati della ricerca sull’attività di PerMicro evidenzia che «il punto di forza della metodologia scientifica sviluppata è l’utilizzo di indicatori “ad hoc”, creati sulla base di una approfondita analisi della letteratura esistente sulla misurazione dell’impatto sociale e personalizzati considerando le specificità delle attività di erogazione di microcredito. Questi strumenti consentono di misurare e quantificare il valore sociale generato in tutte le sue articolazioni. Stiamo ora lavorando con il team di PerMicro per implementare e raffinare questa metodologia, per integrarla in modo permanente nei processi dell’organizzazione».

In apertura foto da Pexels

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