Famiglia

Microcredito: le aperture dell’Abi

Il direttore generale Zadra: «La sostenibilità è un obiettivo da condividere»

di Gabriella Meroni

Linee di credito dedicate, servizi finanziari aggiuntivi come fondi pensione e mutui, raccolta delle rimesse verso i Paesi di origine (oltre 1 miliardo di euro a fine 2000) attraverso un sistema efficiente di trasferimento fondi. Sono questi gli spazi di intervento per le banche nell’ambito dello sviluppo del microcredito sociale rivolto soprattutto ad immigrati e donne, individuati da una specifica ricerca commissionata da Fondazione Risorsa Donna, Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia. Uno studio che segna il punto di unione, per cio’ che riguarda la sviluppo del microcredito agli immigrati, fra il ruolo degli istituti di credito e quello delle Fondazioni, alle quali assegna il compito di supportare la creazione di uno o piu’ fondi di garanzia a livello territoriale/etnico e di promuovere l’aggregazione di associazioni del settore per sostenere l’ampliamento dell’intervento del microcredito. Secondo lo studio la domanda potenziale di microcredito, fra gli immigrati, e’ alta, e tocca tutte le fasi del ”percorso di vita” degli extra-comunitari. Ma spesso l’offerta appare ancora assente, come nel caso della ricerca di alloggio, della formazione, dell’avviamento al lavoro. E, pur in presenza di un’offerta di microcredito per la nascita di piccole imprese, dai dati raccolti dalla ricerca emerge che il piu’ delle volte gli immigrati incontrano difficolta’ di finanziamenti. ”Nonostante il servizio di microcredito bancario sia presidiato – indica la ricerca – gli immigrati o non ne fanno richiesta agli istituti bancari o si vedono negato il credito per mancanza di garanzie”. Una situazione che – avverte sempre lo studio – rischia di aprire le porte all’usura. Una situazione su cui e’ intervenuto il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, che ha affermato che ”le banche sono oggi consapevoli che il perseguimento dello sviluppo economico e delle propria attivita’ imprenditoriale sono strettamente collegate e che la sostenibilita’ e’ un obiettivo da condividere”. Per questo l’Abi ”ha esteso il proprio campo di osservazione alle tematiche connesse alla responsabilita’ sociale, creando con le banche un progetto specifico”.


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