Famiglia
Microcredito, carta vincente per aiutare donne del Mediterraneo
Lo dice la ricerca ''Donne e Microfinanza: una nuova via per lo sviluppo dei Paesi del Mediterraneo?" presentata oggi a Roma
di Redazione
Il microcredito genera risparmio e aiuta le donne dei Paesi del Mediterraneo ad aumentare la propria partecipazione alla vita sociale ed economica. Ma non solo, in alcuni stati come in Croazia, Giordania, Kosovo, Marocco e Spagna, le aiuta addirittura a risolvere il problema della carenza di cibo nell’ambito della propria famiglia. E? quanto emerge dalla ricerca ”Donne e Microfinanza: una nuova via per lo sviluppo dei Paesi del Mediterraneo?” promossa da Fondazione Risorsa Donna, con il contributo di International Management Group, Ministero degli Affari Esteri – Cooperazione Italiana allo sviluppo e Filas Finanziaria laziale di sviluppo, nell?ambito dell?anno internazionale del Microcredito voluto dall’Onu. I dati della ricerca, che esamina la realtà delle donne beneficiarie del microcredito in alcuni paesi del Mediterraneo (Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Giordania, Kosovo, Albania, Bosnia, Croazia, Spagna, Italia), sono stati presentati oggi presso il Ministero della Funzione Pubblica, alla presenza del ministro Mario Baccini, dell’assessore Scuola della Regione Lazio Silvia Costa, del presidente della Fondazione Risorsa Donna Paola Barbieri, oltre che di autorevoli rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo che hanno partecipato al progetto. Secondo la Ricerca, coordinata da Marcella Corsi, professore ordinario di Economia Politica all’Università La Sapienza di Roma, il 70% delle donne che hanno avuto accesso al microcredito ha registrato un incremento del proprio reddito, ad eccezione di Spagna e Croazia dove il reddito è migliorato per circa il 65% delle donne beneficiarie, e dell?Italia dove solamente il 32% ha potuto registrare un incremento del proprio reddito. L?incremento di reddito viene utilizzato per sanare debiti, ma soprattutto per migliorare la qualita’ di vita della propria famiglia; in particolare aumenta il consumo di cibo specialmente in Croazia, Giordania, Kosovo, Marocco e Spagna, dove il 20% delle donne intervistate dichiara di aver superato il problema della carenza di cibo grazie all’accesso al microcredito. In Kosovo, Giordania e Tunisia l’incremento del reddito ha migliorato le condizioni abitative per il 70% delle donne che hanno partecipato ai programmi di microcredito, cambiando cosi’ in meglio alcuni aspetti importanti per il loro tenore di vita. Lo stesso dato si abbassa al 60% in Bosnia ed Albania, mentre negli altri paesi risulta nettamente inferiore la percentuale di donne che abbia apportato migliorie alle proprie abitazioni. Secondo la Ricerca, i programmi di microcredito hanno rappresentato un forte incentivo all’emancipazione femminile. In particolare per le beneficiarie del microcredito: la mobilità è aumentata in Marocco, Italia e Kosovo. E’ aumentata anche la possibilità di decidere autonomamente rispetto agli acquisti in Egitto e Albania e in Tunisia, Bosnia e Croazia e’ cresciuta la partecipazione delle donne alle decisioni familiari. Inoltre, in Giordania, Spagna e Bosnia e’ stato evidenziato un aumento del potere di contrattazione delle donne in seno alla famiglia. L’accesso al microcredito ha sviluppato l’attitudine a conciliare lavoro e famiglia soprattutto in Tunisia, Giordania ed Egitto lasciando, invece, invariata la situazione in Marocco, Bosnia e Italia. Microcredito vuol dire anche creazione di microimprese. ”L’approccio al microcredito attraverso la creazione di microimprese – dichiara Paola Barbieri, presidente Fondazione Risorsa Donna – supera l?ottica assistenzialistica e si incammina sulla strada di una autonomia personale che comporta grande consapevolezza e forte responsabilità. Il microcredito costituisce cosi’ anche uno strumento di educazione alla gestione responsabile del risparmio.
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