Formazione

Microcredito: aiuto a 565 milioni di persone

La rivela un rapporto dell'agenzia Metamorfosi che sottolinea: "l'obiettivo di aiutare i poverissimi non è stato raggiunto"

di Redazione

Ben 565 milioni di persone, l’equivalente di dieci volte la popolazione italiana. Tante, secondo il rapporto della Microcredit summit campaign divulgato in occasione del vertice che si svolge in questi giorni ad Halifax, in Canada, sono le persone che hanno in essere prestiti erogati dal microcredito, il sistema di finanziamento inventato dal bengalese Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, per aiutare i poveri ad uscire dall’indigenza mediante piccoli prestiti erogati senza garanzie reali. Al 31 dicembre 2005, riferisce il rapporto diffuso dall’agenzia Metamorfosi e basato sui dati di 3.133 enti eroganti, il totale era di 113.261.390 clienti, di cui 81.949.036 poverissimi (sotto 1 dollaro al giorno) quando hanno avuto il primo prestito. L’84,2% dei clienti poverissimi e’ costituito da donne (68.993.027). Stimando una media di 5 persone per famiglia (il microcredito opera nei Paesi in via di sviluppo), 113 milioni di crediti aperti significa 565 milioni di persone ‘toccate’ dal microcredito, 410 milioni nella fascia dei piu’ poveri. L’espansione del microcredito, malgrado il numero dei clienti sia decuplicato in 9 anni, non e’ stata sufficiente per la fascia dei poverissimi, cioe’ coloro che vivono con meno di un dollaro al giorno. Nonostante i numeri imponenti, l’obiettivo di raggiungere con il microcredito 100 milioni di individui tra i piu’ poveri del pianeta, stabilito nel 1997 a Washington durante il primo vertice mondiale, non e’ stato centrato: ci si e’ fermati a quota 81,9 mln. Per arrivare all’obiettivo dei 100 milioni sarebbe stata necessaria una crescita media del 38,1% annuo (nel 1997 i clienti piu’ poveri erano 7,6 milioni), mentre e’ stata del 34%. Il microcredito opera per lo piu’ nei paesi in via di sviluppo, ma e’ presente anche in Occidente: ”In Italia c’e’ un interesse diffuso per gli investimenti etici, piu’ da parte dei cittadini che delle istituzioni -dice Andrea Berrini, presente ad Halifax come presidente di CreSud, una finanziaria autorizzata dall’Ufficio Italiano Cambi che opera nel microcredito dal 1999 e che ha tra i soci il consorzio Ctm Altromercato- e’ tempo di superare l’idea della cooperazione allo sviluppo come risorsa calata dall’alto in favore della creazione di partnership con le reti locali, in sinergia con la progettualita’ del territorio”. Il 91% dei piu’ poveri clienti del microcredito vive in Asia, continente che ospita il 67% della popolazione mondiale che vive sotto la soglia di 1 dollaro al giorno. Alla diffusione del microcredito contribuisce in gran parte il Bangladesh, dove e’ nata la Grameen Bank del Nobel Yunus, e dove oggi le 20 maggiori Micro finance institutions raggiungono 21 milioni di clienti (105 milioni di persone coinvolte contando le famiglie), su una popolazione di 140 milioni. Delle 3.133 istituzioni che hanno fornito dati al rapporto, 1.652 sono in Asia e Oceania, 959 nell’Africa subsahariana, 439 in America Latina e Caraibi, 35 in America del Nord ed Europa occidentale, 30 in Medio Oriente e Africa del Nord, 18 in Europa dell’Est e Asia centrale. La seconda fase della campagna ha l’obiettivo di raggiungere 175 milioni di clienti poverissimi entro il 2015.


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