Welfare

Michela Gamba : «Cari detenuti io vi trasformerò in allenatori»

Michela Gamba due volte la settimana, con un collega, Fabio Baldin, varca i cancelli del Due Palazzi, il penitenziario padovano per insegnare ai detenuti ad allenare.

di Antonietta Nembri

Nella vita di tutti i giorni Michela Gamba fa l?educatrice di asilo nido, ma da anni è anche coordinatore tecnico del Csi – Centro sportivo italiano di Padova. Due volte la settimana, con un collega, Fabio Baldin, varca i cancelli del Due Palazzi, il penitenziario padovano per insegnare ai detenuti ad allenare. «Quando abbiamo presentato il progetto non credevamo ce lo sovvenzionassero e invece?». Invece i corsi si sono susseguiti: allenatori di pallavolo, dirigenti arbitri e ora di nuovo allenatori. Questa volta però nel reparto di Alta sicurezza. Perché proprio la pallavolo? Il volley non prevede contatti fisici, come succede nel calcio. Più dell?istinto conta la capacità di ragionare sul gesto atletico che si sta compiendo. Che differenze con gli allievi ?fuori?? I detenuti non possono scegliere quale sport praticare e quindi arrivano quelli che amano la pallavolo, ma anche chi spera solo di riempire il tempo. Però poi attraverso la conoscenza reciproca e la pratica sportiva si aprono e allora si riesce a parlare di tutto, della esperienza in carcere e della vita. Come funziona il corso? Ci sono lezioni teoriche e una volta alla settimana le due classi che seguiamo si trovano in palestra per la pratica. Perché questa esperienza? Questa è la sfida maggiore. Perché devi trovare un adulto disposto a imparare a trasformarsi in un allenatore: un leader pro-positivo.


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