Famiglia

mia figlia non c’è più, ma oggi vive in tanti bambini come lei

Così una mamma ha dato senso al proprio dolore

di Redazione

L’esperienza di Nicoletta Lucchesi l’ha portata a fondare una realtà che
in pochi anni è diventata nazionale. Lavora negli ospedali per sostenere
i piccoli cardiopatici e le loro famiglie. «E ogni guarigione è una vittoria»Rossana si spegne il 5 febbraio 2001 all’età di due anni e sette mesi. Così, con un dramma, inizia la storia dell’associazione di volontariato onlus «Tutti i cuori di Rossana». Ma come spesso accade nella vita, da un fatto tremendo e disarmante,come la perdita di una persona cara, una bambina, una figlia, nasce qualcosa di bello, qualcosa che riscatta e dà senso al dolore. Così, dopo che una cardiopatia congenita le porta via la figlia, Nicoletta Lucchesi reagisce fondando la sua associazione, che dedica alla piccola.
Iniziata con l’adesione di parenti e persone vicine, Tutti i cuori di Rossana col tempo cresce e si espande, e oggi è una realtà consolidata che lavora su tutto il territorio nazionale per dare sollievo ai bambini malati di cuore e alle loro famiglie. Per raggiungere l’obiettivo sono tante le iniziative. I corsi di formazione per l’approccio ai bambini ospedalizzati, con cui si insegna ai volontari come aiutare i bambini ricoverati; le raccolte di fondi «Noci salvacuore», che attraverso la vendita dei frutti permette di finanziare i progetti. Importante è la collaborazione con il reparto di pediatria dell’ospedale di Fano, dove da quest’anno Tutti i cuori di Rossana sarà presente nel sostegno ai piccoli ricoverati.
Forse però il progetto più grande e partecipato sono le Mini Olimpiadi, un evento internazionale che nel 2009, dal 30 maggio al 1° giugno, arriverà alla terza edizione con 300 ospiti. L’iniziativa è aperta a bambini con cardiopatie risolte o in trattamento, di età compresa tra i 4 e i 18 anni, che, sotto un’attenta e rigorosa supervisione medica, possono misurarsi in molti sport e così acquistare sicurezza, imparare a convivere con la loro situazione e rendersi conto di non essere soli.
Parlando del futuro, la presidente Nicoletta Lucchesi osserva che «con l’aumento delle situazioni da migliorare e quindi dei progetti, l’associazione sta diventando grande e complessa da gestire; per questo stiamo cercando la possibilità di collaborare con altre associazioni in modo da rendere più sostenibile il tutto». «Nel frattempo però», aggiunge, «continuiamo perseguendo la nostra missione: sostegno e aiuto ai bambini che, per motivi cardiologici, si trovano spauriti nelle corsie di un ospedale».
Certo per una madre che ha subìto una perdita così non deve essere facile pensare che per il proprio figlio una opportunità così non c’era ancora. Nicoletta Lucchesi risponde in prima persona sul sito, così: «Ho ancora dolore per la morte di Rossana, vorrei fosse ancora qui e forse grazie a tutte le nostre iniziative è un po’ così. Come è bello stare a guardare la gioia di un bambino che sopravvive, la serenità di sua madre, la forza di suo padre e la fiducia di chi lo ama, quando tutto questo è anche un po’ merito nostro!».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA