Famiglia

Mi spiace, ma dico no al volontario solitario

«Riceviamo centinaia di offerte di aiuto», dice Agostino Miozzo. «Ma serve solo chi è già inquadrato in una associazione»

di Redazione

«Here we are». Così si è presentato alla porta della Dicomac, la Direzione comando e controllo allestita nella Scuola allievi sottufficiali della Guardia di finanza, un manipolo di volontari giapponesi: col cuore in mano, un inglese zoppicante e tanta voglia di fare. Ritratto di una generosità spontanea, che da tutto il mondo dimostra vicinanza all’Abruzzo. «Riceviamo centinaia di messaggi di persone che si offrono volontarie nelle tendopoli». Agostino Miozzo, dirigente del Dipartimento della Protezione civile, smista le offerte, coordina gli interventi e, a malincuore, respinge alcune candidature.
Vita: Non dica che ci sono troppi volontari!
Miozzo: La macchina istituzionale della Protezione civile e le sue sedi decentrate hanno risposto all’emergenza in maniera impeccabile, inviando forze in quantità da tutte le regioni. Ma anche le altre associazioni di volontariato, il non profit, le organizzazioni del terzo settore hanno dimostrato una generosità inattesa e persino esuberante in quanto a presenze. Tanto che abbiamo dovuto declinare molte offerte.
Vita: Sarà così anche nel post emergenza?
Miozzo: Ci avviciniamo al periodo estivo, mesi in cui la Protezione civile è operativa anche su altri fronti, dagli incendi boschivi alle emergenze a mare. Ma riteniamo di poter fare fronte alle turnazioni nei campi con le nostre risorse.
Vita: Perché è così restio a utilizzare il volontariato spontaneo?
Miozzo: Apprezziamo le offerte dei singoli, ma per noi è difficilissimo inserirli nelle attività perché devono essere registrati, assicurati, formati, non hanno attrezzature, gli si deve organizzare la logistica. Il rischio è che l’enorme impegno di gestione comporti un carico di lavoro superiore al beneficio che si avrebbe dal loro contributo.
Vita: Cosa consiglia a chi vuole dare una mano?
Miozzo: Che non si presenti come singolo, ma confluisca nelle associazioni di Protezione civile o di volontariato già operative sul territorio.


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