Volontariato

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Dal 27 gennaio solo alcuni prodotti dolciari potranno fregiarsi del nome panettone e pandoro. Per loro una carta d'identità per risalire alla filiera di produzione

di Carmen Morrone

Panettone e pandoro, a partire dal 27 gennaio 2006, avranno una precisa carta di identita’, con tanto di definizioni, composizione, regole di etichettatura e processi tecnologici stabiliti da una legge dello Stato. Ad annunciarlo e’ l’unione nazionale conusmatori in virtu’ del decreto del 23 luglio 2005, adottato congiuntamente dal ministero delle Attivita’ Produttive e dal ministero delle politiche Agricole e Forestali, viene dedicata una specifica normativa a tutela di alcune tra le piu’ note specialita’ della tradizione dolciaria italiana, tra i quali anche i ‘lievitati della ricorrenza’. Prodotti che, nel rispetto delle condizioni stabilite dalla legge, potranno quindi fregiarsi delle denominazioni riservate di ”Panettone”, ”Pandoro” e ”Colomba”, oltre che di ”Savoiardo” ed ”Amaretto”. Tutti gli operatori dovranno, quindi, rispettare le stesse regole di base, al di sopra delle quali ognuno potra’ migliorare le ricette, usando quell’estro e fantasia che da sempre hanno contraddistinto i produttori italiani, sia industriali che artigianali. Di contro, i prodotti che non rispettano le previsioni del Decreto non potranno piu’ utilizzare le denominazioni ”riservate” oggetto di tutela ma dovranno ripiegare su denominazioni di vendita alternative quali, ad esempio, ”dolce di Natale” in luogo di ”Panettone ”o ”Pandoro”.


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