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Mezzogiorno: ripartono i “prestiti d’onore”

Il governo ha ripreso l'erogazione dei finanziamenti per il prestito d'onore bloccati dal maggio scorso. Entro il 2003 verranno evase 20mila delle 60mila domande giacenti

di Redazione

Il governo ha ripreso l’erogazione dei finanziamenti per il prestito d’onore bloccati dal maggio scorso. Sono in arrivo fondi per completare i corsi di formazione per 1.700 persone ed entro il 2003 verranno evase 20mila delle 60mila domande giacenti. Lo annuncia l’amministratore delegato di Sviluppo Italia, Massimo Caputi, in un’intervista che verra’ pubblicata domani sul settimanale romano ”Lavorare”. Il Cipe ha recentemente firmato un atto che stanzia 155 milioni di euro (la delibera e’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), per completare i corsi di formazione per 1.700 persone, dopo quello, firmato il giugno scorso, per 23 milioni di euro. L’obiettivo di Sviluppo Italia, spiega Caputi, ”e’ quello di creare entro il 2003, grazie al Prestito d’onore, almeno 20 mila nuove imprese. Se a maggio scorso abbiamo deciso di sospendere le erogazioni e’ proprio per garantire maggiori certezze per il futuro”. Nel maggio scorso, prosegue ancora Caputi, Sviluppo Italia si era vista ”costretta a sospendere l’erogazione dei finanziamenti per l’autoimpiego e tutte le altre attivita’ connesse al Prestito d’onore, come i corsi di formazione ed il tutoraggio, dopo aver verificato che il precedente management aveva impegnato tutte le risorse stanziate fino al 2004”. Territorialmente le regioni del Mezzogiorno sono quelle che hanno risposto piu’ attivamente alla possibilita’ di mettersi in proprio utilizzando il prestito d’onore. La Calabria ha presentato piu’ di 30 mila domande, la Campania quasi 50 mila, appena sotto c’e’ la Sicilia, con 40 mila e la Puglia. Le domande presentate da uomini sono il doppio rispetto a quelle firmate da donne.


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