Non profit

Mezzogiorno, la sfida riparte dai valori

Un progetto di rilancio

di Redazione

Sei realtà del mondo del lavoro di ispirazione cattolica insieme in quattro città del SudQuattro città del Sud palcoscenico della manifestazione nazionale, in programma il 28 settembre, promossa dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro. Ma non è questa la sola particolarità dell’incontro che si svolgerà in simultanea a Napoli, Bari, Reggio Calabria e Palermo le cui conclusioni sono affidate a Raffaele Bonanni (che parlerà da Napoli e sarà ascoltato anche nelle altre tre città).
«La novità è che sei grandi organizzazioni di lavoratori di ispirazione cattolica si sono messe insieme: è il segno di una grande mobilitazione dei corpi intermedi», sottolinea Carlo Costalli, presidente di Mcl – Movimento cristiano lavoratori, una delle sei realtà del Forum che vede la presenza inoltre di Confartigianato, Confcooperative, CdO, Cisl e Acli. Al centro dell’incontro «Classe dirigente, Bene comune, Sviluppo – Ripartire dai valori per un nuovo Mezzogiorno» cinque punti programmatici sui quali si chiede l’impegno dell’associazionismo che si riconosce nella Dottrina sociale della Chiesa. E non si poteva che partire dalla pubblica amministrazione che deve essere più trasparente e non deve essere utilizzata come fonte di assunzione in risposta ai gravi problemi di occupazione. È poi importante promuovere programmi di educazione alla legalità e al rispetto delle regole di civile convivenza, necessarie per dotare il Mezzogiorno di un adeguato livello senso civico e di capitale sociale. Giovani e donne del Sud, diplomati e neolaureati sono sottoutilizzati: uno scandalo da rimuovere. Infine, si chiede di contrastare la povertà dilagante soprattutto tra le famiglie numerose e le persone sole. «Vorremmo lanciare dei messaggi a partire da un ripensamento del rapporto tra società civile e politica», continua Costalli, per il quale quella del Sud è una «questione nazionale. Ma non si tratta solo di più risorse, quella che vogliamo lanciare è una sfida a un nuovo percorso che è politico ed educativo». I primi due punti di impegno? «La trasparenza delle istituzione e favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne. Una battaglia irrinunciabile».

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