Politica

Mezzina: “Un infausto decreto”

Comunicato di "Politica Domani", mensile indipendente di Cultura, Politica & Attualità contro il decreto ad effetto immediato che cancella le tariffe postali agevolate

di Redazione

In relazione al decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 30 marzo 2010 che sospende le agevolazioni postali per l’editoria faccio presente quanto segue:

Politica Domani è una testata che esiste dal gennaio 2001 e ha compiuto i 100 numeri lo scorso marzo.

Ha una tiratura di 17.000 copie ed è distribuita gratuitamente su tutto il territorio nazionale attraverso spedizioni postali a tariffa editoriale agevolata in pieghi di libro da 2 a 30 copie e in abbonamento postale. Per un totale di circa 450 pieghi di libro e 500 abbonamenti postali.

Come conseguenza di questo infausto decreto, le spese di spedizione (che sono già una parte consistente del bilancio della redazione) verrebbero ad essere aumentate del 120% con un danno economico pari a quasi 4.000 euro (3.804,86 eu).

Non solo. Si verrebbe a perdere anche una opportunità di lavoro (per il confezionamento infatti viene retribuita una persona una volta al mese).

Non solo. La testata sarebbe costretta a ridimensionare drasticamente la distribuzione limitandosi solo a quelle aree dove questa potrebbe essere fatta a mano con personale volontario (una prospettiva che è in netto contrasto con gli sforzi che invece la redazione sta facendo per passare dalla condizione di “associazione di volontariato” a piccola impresa capace di creare lavoro).

Il risultato complessivo sarebbe la diminuzione della tiratura a meno della metà e una drastica riduzione (in alcune regioni un vero annullamento) del lavoro di diffusione della cultura della corretta informazione e della responsabilità civile, politica e sociale che è lo scopo della testata.

La testata “politica domani” è nata in ambito “scuola di formazione all’impegno socio-politico” . è indipendente, tratta di temi di “politica alta”, di cultura e di attualità. Rifugge da cronacucce localistiche e piccine, da polemiche e da prese di posizione preconcette. Ha una sua opinione alta della società e del vivere civile. È impegnata come strumento di comunicazione e di informazione su temi di enorme valore sociale come l’acqua, il lavoro, l’economia, la scuola, la Costituzione, l’Europa, i diritti umani.

Raggiunge scuole, università, biblioteche, associazioni, enti, edicole selezionate, direttori e giornalisti di altre testate giornalistiche e della Rai, parrocchie, vescovi, oltre ai comuni cittadini che chiedono la testata al loro edicolante di fiducia.

Fa parte della emeroteca della Biblioteca Nazionale di Roma, che ne conserva tutti i numeri, e da due anni è stata acquisita al patrimonio inalienabile della Biblioteca Nazionale di Potenza.

Si regge su uno straordinario lavoro di volontariato, a cui contribuiscono con i loro scritti professionisti, economisti e persone di cultura di enorme spessore e molto note a livello nazionale e internazionale, fotografi e grafici, associazioni e professionisti impegnati in diverse realtà locali e tuttavia sintomatiche di una situazione generale, semplici persone che si occupano di distribuire e far conoscere il periodico.

Il direttore responsabile
Maria Mezzina

Per seguire la vicenda


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