Sostenibilità

Metti gli sprechi alla porta

Ogni famiglia può risparmiare fino a 200 mila lire all'anno "semplicemente" razionalizzando l'uso dell'energia. E aumentare la sicurezza fra le mura domestiche osservan

di Mariateresa Marino

La sicurezza e il risparmio vanno di pari passo con la corretta informazione. È la filosofia che da sempre anima le battaglie di Adiconsum, che adesso mette a disposizione dei cittadini la “Guida del consumatore. Sicurezza e risparmio in casa”. Un volumetto agile e comprensibile, pieno di consigli e informazioni, in particolare sugli impianti a gas ed elettrici e sui vari modi di utilizzarli razionalmente, sui corretti usi degli elettrodomestici (causa frequente degli incidenti in casa), sulla giusta illuminazione da distribuire nell’abitazione, su come evitare lo spreco di acqua, risorsa sempre più preziosa. La Guida è stata realizzata con la collaborazione di IMQ – Istituto italiano del marchio di qualità, e di associazioni ed imprese del settore energetico. «È un indispensabile vademecum per la famiglia» spiega Paolo Landi, segretario dell’Adiconsum «l’obiettivo che ci siamo posti è duplice: aiutare le famiglie nel contenere il costo della bolletta energetica e informare in modo corretto per evitare gli incidenti domestici, che sono più frequenti di quanto si creda».
Come rendere più sicuri gli impianti a gas delle nostre case? Quale tipo di illuminazione scegliere per le singole camere, considerando l’uso che se ne fa? E ancora, come gestire in modo razionale l’acqua? Sono alcune delle domande più frequenti che le famiglie italiane cominciano a porsi e che trovano risposte esaurienti e pratiche proprio nella Guida di Adiconsum. Sono quattro le “regole del buonsenso” da seguire per stare tranquilli sul funzionamento dell’impianto a gas: far intervenire solo tecnici abilitati, in caso di guasti; permettere sempre la necessaria aerazione dei locali; assicurarsi periodicamente che le canne fumarie siano sgombre e pulite; controllare le tubature del gas, per evitare di trovarsi di fronte ad improvvise fughe. Dunque, case calde, sicure e ben illuminate. Condizione, questa, data per scontata anche se non tutti sanno che ogni camera delle nostre abitazioni ha bisogno di un tipo di illuminazione diversa. La cucina, per esempio, dovrebbe essere lo spazio con più luce (utilizzando lampade fluorescenti compatte, convenienti sia per la durata che per il costo); in camera da letto si possono usare le lampade tradizionali; nelle camere dei ragazzi, invece, vale lo stesso discorso della cucina, considerando che è il luogo in cui i figli rimangono a lungo, per studiare e per stare con gli amici. Ancora, la televisione non va guardata al buio, ma con una luce bassa e soffusa. Per risparmiare energia, la Guida consiglia di evitare la posizione di stand-by del televisore e degli apparecchi hi-fi e di pulire le lampade, in modo da evitare una riduzione della luce emessa. A proposito dell’acqua, la Guida suggerische di azionare il getto della doccia solo quando serve (in un minuto possono scendere fino a 20 litri di acqua) o installare i limitatori di scarico nel w.c. (il 30 per cento dei consumi domestici si verifica con lo scarico dei servizi igienici). Quindi irrigare i giardini quando il sole è tramontato, poiché la terra calda fa evaporare l’acqua. Insomma, vere lezioni di economia domestica di cui le famiglie (soprattutto quelle appena nate) hanno tanto bisogno. La Guida è disponibile presso i 150 sportelli territoriali di Adiconsum; sarà in edicola con il settimanale “Il salvagente”.

C’è un killer dentro casa: il bricolage

Oltre un terzo dei 769 incidenti di origine elettrica sono avvenuti in ambito domestico: lo dice l’Istituto italiano del marchio di qualità (IMQ) analizzando i dati del ‘98. Nello stesso anno si sono registrati 218 incidenti originati da gas metano. Il cattivo uso dell’elettricità ricorre nel 25% dei casi nelle nostre abitazioni, contro il 16% dei cantieri edili e negli stabilimenti industriali. Sotto accusa il bricolage e le faccende domestiche. La Lombardia risulta la regione maggiormente coinvolta negli infortuni domestici (13% ), seguita dalla Sicilia e dalla Toscana (11%). Le cause degli incidenti da gas metano, invece, sono da ricercare nel 56,9 % dei casi in “un insufficiente ricambio d’aria”, da “manovre errate” e “disattenzione” (11,9%), da “apparecchi o materiali difettosi” (5,1%), da “cause sconosciute o poco chiare” (7,4%). La saturazione da gas metano di un ambiente provoca nel 17,9% dei casi un’esplosione mentre l’incendio ricorre nel 10,5% delle circostanze. Intossicazioni e asfissie sono presenti nella maggioranza dei casi (66,1%). Le persone che hanno perso la vita folgorate state 122, mentre a causa del gas metano ne sono morte 33.

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